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Cronaca, Nera

Olbia, sniffano polvere bianca su ruota panoramica

Il video circola su Whatsapp

Olbia, sniffano polvere bianca su ruota panoramica
Olbia, sniffano polvere bianca su ruota panoramica
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 July 2021 alle 06:00

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Olbia. Fare una diretta Facebook può essere un modo interessante per condividere un momento della propria vita privata oppure per fare promozione, ma bisogna stare attenti perché se si condivide qualcosa di un po' “particolare” qualche buontempone può decidere di scaricare il video e inoltrarlo all'universo mondo. E' ciò che è successo a tre ragazzi qualche giorno fa: un filmato inizialmente condiviso in diretta ha iniziato a circolare tramite Whatsapp per tutta la città. Il video mostra una serata tra amici con un ospite speciale: una polvere bianca. Lo scenario è una notte estiva olbiese, uguale a tante altre. La location è invece la ruota panoramica, un luogo generalmente molto frequentato anche da famiglie: è qui che i tre giovani fanno la diretta mentre preparano la polvere sul dorso di un cellulare, polvere che viene poi inalata (così almeno mostrano le immagini). Il clima è allegro, di festa, di gioia. I tre si divertono, giocano e scherzano tra loro, si godono il momento. Non sappiamo se quella polvere bianca sia effettivamente droga o se il video sia uno scherzo, ma questa storia è lo spunto per fare una breve disamina sul consumo di stupefacenti nel nostro territorio. Un'emergenza sociale che tocca tutti gli strati della popolazione e tutte le età: non esiste più la droga “del povero” e la droga “del ricco”, chi fa uso di stupefacenti appartiene a qualsiasi classe sociale, anche perché a seconda di come viene tagliata e da dove arriva, la droga può essere molto a buon mercato. Le piazze di spaccio, in città, sono arci-note: nel centro storico se ne contano diverse, in primis l'area dei passaggio a livello nel quartiere San Simplicio, nelle cui vie le forze dell'ordine hanno compiuto diverse operazioni. Poi, l'abbandonata Piazza Mercato, dove i cittadini “normali” non ci sono più da tempo e dove regnano alcol e stupefacenti, soprattutto tra i giovanissimi. E poi, sempre le viuzze del centro storico, quelle meno battute e buie, dove si annida lo scambio tra spacciatore e cliente. Per qualche tempo, le piazze di spaccio erano anche in periferia, “lontano dagli occhi e lontano dal cuore”: qualche anno fa, il via vai più incessante era a Isticcadeddu, dove i residenti notavano un andirivieni di auto di grossa cilindrata in un punto in cui non c'era nulla. In realtà qualcosa c'era: uno scambio tra spacciatore e cliente che, vistosi scoperto, cambiò “aria”. Poi ci sono le piazze di consumo: praticamente ovunque, meglio comunque se in posti un po' appartati. Il punto è che spesso si trovano i segni del passaggio, soprattutto se si parla di eroina. Le sostanze più consumate, a Olbia, sono la cocaina, l'eroina e la marijuana. La Gallura è un crocevia dei traffici nazionali e internazionali di droga: lo testimoniano le operazioni delle forze dell'ordine e i sequestri che vengono compiuti sul territorio. Basti pensare che in Sardegna, nel 2020, sono state compiute 832 operazioni antidroga: le piazze principali sono Cagliari, Sassari, Olbia e l'area della Costa Smeralda. Nel rapporto nazionale sulle droghe 2021 si legge: “Rispetto al 2019, in termini percentuali, gli aumenti più consistenti di quantitativi sequestrati sono avvenuti in Campania, Valle d'Aosta, Calabria, Veneto, Sardegna, Lombardia e Toscana, mentre i decrementi più elevati in Basilicata, Molise, Abruzzo, Sicilia, Liguria e Puglia”. I numeri sono impressionanti: nell'isola, nel 2020, sono stati sequestrati 4.142,89 kg di droga pari al 7,0% del totale nazionale. In pratica 336,7 kg ogni 100.000 abitanti di età compresa tra i 15 e i 74 anni. Un dato interessante riguarda la marijuana: “Il 50% dei sequestri di marijuana è avvenuto nelle regioni meridionali e insulari del Paese, intercettato quasi esclusivamente in Puglia e Sardegna e il 39% in quelle settentrionali, soprattutto in Lombardia”. Olbia ha un primato: è uno dei principali porti interessati dai traffici di droga. “Nel 2020, le aree portuali maggiormente interessate dai traffici di eroina sono state quelle di Ancona (kg 17,42), Porto Torres e Olbia (Sassari) (kg 1,92 e kg 0,15 rispettivamente), mentre gli scali aeroportuali maggiormente interessati sono stati quelli di Roma Fiumicino (kg 41,90), Milano Malpensa (kg 4,16) e Napoli Capodichino (kg 1,57), che nel complesso rappresentano il 92% del totale dei sequestri in ambito aeroportuale”. Insomma, il problema esiste ed è molto serio, ma è anche legato a doppio filo a quel famoso disagio giovanile di cui abbiamo parlato tanto nelle scorse settimane. Questo non significa dire che tutti i giovanissimi che mostrano segni di disagio fanno consumo di stupefacenti, ma che a questa gioventù smarrita (spesso anche in ambito familiare) ha bisogno di una grande attenzione.