Wednesday, 21 May 2025
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Pubblicato il 21 May 2025 alle 10:17
Olbia. Il sindaco Settimo Nizzi ha rettificato l’ordinanza con cui si vietava in modo permanente l’arrampicata verso la cima dell’isola di Tavolara. La modifica riduce la durata del divieto, rendendolo temporaneo: il blocco delle attività escursionistiche e di arrampicata è valido ora fino al 30 settembre 2025.
La rettifica fa seguito alle numerose polemiche sorte dopo la prima ordinanza, che aveva suscitato le reazioni di guide ambientali, operatori turistici e gruppi politici locali. Il documento specifica che il divieto resterà in vigore fino all’adozione di un regolamento comunale che disciplini l’utilizzo dell’area.
Tra i primi a commentare la rettifica, Massimo Putzu – guida escursionistica e membro del comitato TavolaLibera, nato per opporsi all’ordinanza – ha rilasciato nuove dichiarazioni. "Ho letto la rettifica e fa ridere più della precedente", afferma. "Salire a Tavolara è pericoloso? Forse sì, ma molto meno del Monte Bianco. Eppure nessuno ha mai vietato di scalarlo, nemmeno in presenza di rischio valanghe".
Putzu contesta anche la logica stagionale del divieto: "La rettifica vieta le salite nel periodo estivo, che è quello più stabile dal punto di vista meteorologico, per consentirle dopo il 30 settembre, quando iniziano le piogge. È una scelta paradossale". Il riferimento è anche a presunte coincidenze con la presenza o l’assenza di residenti privati sull’isola.
Il portavoce del comitato pone poi una serie di interrogativi: "Come si concilia il rischio idrogeologico con il passaggio settimanale delle auto della Simtel che fanno manutenzione alle antenne VLF? E perché una guida alpina può accedere solo per motivi scientifici, mentre una guida ambientale escursionistica no, pur essendo abilitata a condurre in sicurezza sulle vie ferrate?".
L’ordinanza originaria nasce a seguito di una relazione tecnica che segnala gravi criticità geologiche su tutti i versanti accessibili dell’isola, tra cui la celebre Ferrata degli Angeli. Secondo lo studio, realizzato da Technital S.p.A., le pendenze estreme, la frammentazione della roccia e la presenza di frane attive renderebbero Tavolara una zona ad alta suscettibilità geomorfologica.
Dopo la pubblicazione dell’ordinanza, è intervenuto anche il gruppo consiliare del Partito Democratico di Olbia, che ha depositato una mozione per chiederne il ritiro. I consiglieri hanno proposto l’apertura di un tavolo tecnico con guide, operatori e comunità locali, al fine di elaborare un regolamento condiviso per la fruizione dell’isola.
Il comitato TavolaLibera ha invece annunciato l’intenzione di ricorrere al Prefetto per chiedere una verifica sulla legittimità del provvedimento, ritenuto "sproporzionato, mal formulato e dannoso per il turismo sostenibile".
(Articolo scritto con la collaborazione di Barbara Curreli)
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