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Olbia, Pollicino: l'associazione per bimbi e famiglie

L’intervista alla presidente Margherita Lai

Olbia, Pollicino: l'associazione per bimbi e famiglie
Olbia, Pollicino: l'associazione per bimbi e famiglie
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 03 December 2023 alle 10:20

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Olbia. Pollicino ODV è un’associazione di volontariato locale che si occupa di bimbi ospedalizzati e di famiglie in difficoltà, ma anche di sensibilizzazione sociale a favore della difesa dei diritti dei bambini a tutti i livelli: dalla salute, alla protezione e non per ultimo al diritto inviolabile del gioco.

Pollicino nasce nel 2006 come associazione che si occupa di stare accanto ai bimbi ricoverati. Vede inizialmente coinvolti i volontari nel reparto di pediatria dell’ospedale di Olbia, ma anche in neuropsichiatria infantile dove si occupano di intrattenere i bambini nel momento di attesa che precede la visita, aiutandoli a viverlo all’insegna della spensieratezza e del gioco, invece che dell’ansia e della preoccupazione. Nel post alluvione, tuttavia, l’associazione, per rispondere alle nuove esigenze sociali del territorio, amplia il suo campo d’azione e inizia ad aiutare anche le famiglie in difficoltà, che vivono varie situazioni di disagio, sostenendole con assistenza alimentare e sanitaria e offrendo loro un supporto in ambito scolastico per evitare l’abbandono precoce degli studi da parte dei ragazzi, con il progetto “Crescere insieme”.

Durante la pandemia l’attività in reparto è stata sospesa, ma riprenderà a breve a seguito della nuova convenzione con la ASL. L’aiuto alle famiglie, invece, non si è mai arrestato e tuttora l’associazione accompagna in maniera costante e continuativa 10 famiglie del territorio. Inoltre, Pollicino è attualmente impegnata nel progetto “Un Respiro per la Vita” per la raccolta fondi destinata all’acquisto di un respiratore pediatrico/neonatale HAMILTON – T1, necessario per la ventilazione di piccoli pazienti in condizioni critiche, il cui utilizzo sarà possibile non solo in regime ospedaliero, ma anche nel trasporto in elisoccorso, da donare al reparto di pediatria dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. 

“Essere una Pollicina è meraviglioso! Mi ha permesso di incontrare persone speciali, i volontari, con cui poter parlare la stessa lingua: quella della solidarietà e della gratuità – afferma Margherita Lai, presidente in carica dell’associazione, e continua - credo che ogni persona abbia un potenziale immenso e questo venga fuori come valore aggiunto che ci arricchisce e ci permette di dare un senso alla vita, nel momento in cui decidiamo di metterlo a disposizione degli altri mediante un aiuto concreto, ma allo stesso tempo discreto e amorevole. Credo inoltre nell’importanza dell’incontro e della collaborazione, perché ciò che è impossibile realizzare da soli, diventa possibile facendo gioco di squadra e lavorando insieme. Nel mio percorso ho avuto l’onore di conoscere tante persone disposte a spendersi per gli altri e questo lo trovo entusiasmante e incoraggiante: stimola ad impegnarsi sempre di più per regalare un sorriso a chi soffre".

Prosegue: "Questo è fondamentale per la nostra associazione: la nostra missione è proprio quella di portare gioia a bimbi, genitori e famiglie in difficoltà, che si trovino in una stanza d’ospedale o all’interno delle mura domestiche; non possiamo permetterci quindi di rivolgere lo sguardo e le attenzioni alle cose negative, ma siamo chiamati a cercare la gioia, portarla dentro di noi, nutrircene per poi diffonderla, per essere e donare meraviglia. Per fare tutto questo, il gioco diventa lo strumento fondamentale, in quanto capace di dar vita al sorriso. Gioco e sorriso sono mezzi potentissimi per sdrammatizzare il dolore e la malattia, e a volte permettono persino di cambiare la percezione dell’intera situazione negativa in un’esperienza di cui portare un ricordo positivo. L’incontro con i volontari di Pollicino diventa per i piccoli pazienti e per le famiglie un momento di evasione perché la meraviglia e la fantasia permettono di oltrepassare ogni limite o barriera, di uscire da quella stanza d’ospedale e di viaggiare lontano, di arrivare ovunque".

"Abbiamo infinite possibilità di approccio all’assistito, giochi, colori, scrittura, musica, ma tutto parte sempre dall’ascolto attivo, empatico, rispettoso e mai invadente, che ci permette di entrare in risonanza con le esigenze profonde del bambino ed accoglierle, stabilendo un contatto per poterlo aiutare. Dopodiché è il bambino stesso ad indicarci le modalità con i suoi atteggiamenti, parole o comportamenti. Il palloncino è il nostro cavallo di battaglia perché è emblematico, in quanto attività creativa e divertente, capace di portare sorriso e meraviglia a tutte le età, ma a volte basta solo uno sguardo di comprensione. Essere volontari di Pollicino è un’esperienza totalizzante, e nella gratuità di quel servizio alla fine capisci che ricevi dagli assistiti più di quello che doni, ma per non rimanere schiacciati dalla tanta sofferenza che si incontra, son necessari due elementi fondamentali: la gioia e l’amore”.

Attualmente Pollicino conta circa 15 volontari attivi che, anche se pochi, portano avanti, nel loro piccolo, quell’idea di Katiuscia Canu, fondatrice dell’associazione, che già 17 anni fa cercava di valorizzare l’importanza della terapia del sorriso nel percorso di guarigione dalla malattia, e iniziava ad adattarla a misura di bimbo, portandola nelle corsie del reparto di pediatria di Olbia, in uno spirito di condivisione, uguaglianza e generosità tra i volontari che caratterizza ancora oggi l’associazione.

“Katiuscia rappresenta per noi la mamma di Pollicino, e tutt’ora, anche se ha passato a me il testimone della presidenza, ci sostiene e svolge un ruolo fondamentale. Di recente è cambiato anche il Direttivo: i ruoli di tesoriere e segretario ricoperti da Simonetta Spano e Massimo Deligios, a scadenza del mandato sono stati affidati per elezione a Laura Orrù e Marina Saba. Colgo l’occasione per ringraziare tutti per il lavoro svolto finora e per quello che verrà fatto in futuro, nella speranza di risolvere una questione organizzativa: l’esigenza di una sede, di cui ancora, purtroppo, l’associazione non dispone. Da parte mia, mi sento molto onorata di rappresentare la squadra di volontari di Pollicino, anche se mi reputo uguale agli altri; sono grata di far parte di questa associazione che, nonostante cambi nelle cariche e nelle mansioni, ci vede sempre uniti tutti insieme come una grande famiglia” dichiara la presidente Lai.

Per il 2024 è previsto un nuovo corso d’accesso con l’obiettivo di reclutare e formare nuovi volontari. “Il corso è un percorso che si fa insieme. Si articola in: una parte teorica di 40 ore di formazione, in cui vengono trattati gli argomenti della terapia del sorriso che permette di portare l’attività ludica in reparto, e quelli relativi alle linee guida per l’accesso nello stesso e il comportamento da adottare in collaborazione con l’equipe sanitaria; un tirocinio pratico in reparto di 100 ore, con l’accompagnamento di un tutor, al fine di fare esperienza dell’attività in maniera sicura; una valutazione da parte della direzione medica del volontario candidato che ne stabilirà l’idoneità” spiega Margherita.

“Il nome POLLICINO richiama la fiaba in cui il protagonista lasciava lungo il percorso delle briciole: allo stesso modo, l’associazione, vuole seminare dei piccoli germogli che permettano di raggiungere grandi obiettivi, seppur a piccoli passi. Crediamo nell’importanza di far conoscere e tutelare i diritti dei bambini. Noi adulti abbiamo il dovere di difenderli e di spargere dei semini nella società, nelle scuole e nelle famiglie perché vengano sempre più conosciuti, diffusi e tutelati. Lavoriamo in silenzio, ma con tanto impegno, nella consapevolezza che da soli non si può far niente; per questo contiamo sul sostegno di tutti coloro che da sempre ci aiutano e che ancora vorranno supportarci. Siamo piccini, ma ci crediamo e andiamo avanti: siamo solo le mani tese, che offrono l’aiuto di tanti che lavorano dietro le quinte, lo strumento attraverso cui cerchiamo di portare serenità a bimbi e famiglie che contano su di noi.” conclude la presidente.