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Olbia, dibattito Piano Mancini. Nizzi: "non potete imporcelo, faremo Referendum"

Olbia, dibattito Piano Mancini. Nizzi:
Olbia, dibattito Piano Mancini. Nizzi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 05 September 2018 alle 18:52

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Olbia, 05 settembre 2018 - Ieri è stato il giorno dei tecnici (il dottor Mancini e il dottor Venturini) e della Regione, oggi è stato il giorno dei cittadini e del dibattito generale sulle soluzioni presentate.

Il dubbio principale emerso durante il dibattito svoltosi alla Stazione Marittima, in particolare per il Comitato di Salvaguardia Idraulica per il quale è intervenuta Antonella Fiori e per lo Studio d'Equipe rappresentato dal geometra Andrea Demuru e autore della prima ipotesi alternativa, è l'utilizzo delle vasche di laminazione per mitigare il rischio idrogeologico. Vasche che entrambi i soggetti, Comitato e Studio d'equipe, non ritengono sufficienti poiché non eliminanerebbero l'acqua da Olbia e poiché hanno un impatto giudicato importante nel territorio. La soluzione proposta dal gruppo guidato da Demuru è quella di un canale scolmatore unico a cielo aperto capace di intrappolare dentro di sé la maggior parte del bacino idrografico della Città di Olbia.

Il dibattito è andato avanti seguendo lo stesso filo logico partito ormai 5 anni fa, l'indomani l'alluvione: scetticismo nei confronti delle vasche, critiche tecniche misurate, alternative progettuali che puntano a eliminare da Olbia l'acqua in eccesso "provocata" da eventi meteorologici straordinari.

Alla fine degli interventi dei cittadini, è intervenuto l'Ing. Costantino Azzena, dirigente regionale che si occupa della procedura per le Opere di mitigazione del rischio idrogeologico.

"Ci sono stati interventi tecnici interessanti, non ci aspettavamo certamente complimenti. Accettiamo le critiche di chi legittimamente porta interessi privati. Per quanto riguarda i tempi, c'è chi dice che c'è tempo e c'è chi dice che non abbiamo tempo. La risposta puntuale alle osservazioni avverrà dopo il 15 settembre, termine entro il quale devono essere depositate le osservazioni. Al termine di questo processo qualcuno dovrà decidere per la città e per la sua sicurezza. Il vero scopo è quello di cercare una soluzione che dia serenità a tante persone. Il nostro dovere è di fare in modo che si faccia bene e il primo possibile - ha detto l'ing. Azzena, rivolgendosi alla platea -. Verranno meditate tutte le osservazioni che sono state fatte: ce lo impone il nostro lavoro".

Azzena ha poi risposto ad alcuni quesiti, uno dei quali riguarda l'allargamento dei canali. "Abbiamo tenuto il filo delle recinzioni - ha detto Azzena -, non entriamo nelle proprietà private". Tale affermazione ha scatenato la platea dei cittadini, alcuni dei quali hanno sottolineato che i canali allargati in alcuni casi entrerebbero nelle proprietà private.

Il sindaco Settimo Nizzi ha chiuso il dibattito con un intervento finale.

"Il piano Mancini va avanti inopinatamente contro la volontà della popolazione - ha detto Settimo Nizzi in chiusura -. Vi sono ancora oggi errori progettuali e non si rende conto del danno che viene arrecato alla nostra comunità. Voi non vivete in questa città, noi sì. Noi prima di tutto dobbiamo essere rispettati nella volontà di fare qualcosa, non potete imporci qualcosa che non vogliamo. Quel progetto è sbagliato per come è stato concepito e realizzato. Mi opporrò in tutte le sedi finché avrò fiato. Abbiamo la città bloccata perché vi siete intestarditi a fare un progetto che non funziona: non è una questione politica, non funziona idraulicamente. La distrugge, io voglio la mia Olbia. Non ci voglio vivere in una città disegnata da altri e che non ha avuto il consenso dei cittadini. Vi diciamo che ci sarà rumore, ci sarà inquinamento, distruggerà le nostre case e il nostro vivere. Avremo sempre paura che il mare d'acqua entri nella nostra città. Fate altre cose per risolvere. Se non vi piace il nostro progetto, fatene un altro. Questo progetto va bocciato! Noi faremo il referendum a Olbia per questo progetto. Noi non lo vogliamo il progetto Mancini".

Intanto è stata convocata per il 10 settembre 2018 la riunione del Consiglio comunale che dovrà approvare le nuove osservazioni al Piano Mancini alla luce del Piano Venturini proposto proprio dallo stesso ente comunale.