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Pubblicato il 17 February 2020 alle 13:50
Olbia, 17 febbraio 2020 - Quando ieri notte la redazione di Olbia.it ha ricevuto, via Whatsapp, il video di "Faccetta nera" che suonava al Corso Umberto di Olbia è stata colpita dal suo proverbiale ottimismo: "sarà forse un fake?", ci si è chiesti dopo una giornata intensa dedicata alla tragedia di Air Italy.
Fake, però, non lo era: Faccetta nera ha davvero risuonato per il centro di Olbia e a confermarlo è stato, tramite le pagine della Nuova di oggi in edicola, uno dei clienti del ristorante in cui si svolgeva una festa privata: non una persona qualunque, ma il sindaco di Olbia Settimo Nizzi.
Il video, passato di mano in mano tramite Whatsapp, è stato fatto da un passante e dura pochi secondi: si intravede un ristorante di Corso Umberto con i commensali all'interno mentre da una cassa esterna risuona "Faccetta nera".
Sulla Nuova, Nizzi dice che "Stavamo cenando e ci stavamo divertendo, non c'è stato nessun problema".
Secondo la ricostruzione della Nuova, Faccetta Nera è stata abbinata a Bella Ciao per par condicio. Nessun problema durante la serata (si tratta di sabato scorso), anzi: tutto si è svolto in tranquillità.
Il primo cittadino ha sottolineato alla Nuova che si tratta di periodi storici sconfitti dalla storia che non torneranno più. Polemiche per nulla, insomma. La notizia è stata ripresa anche dall'Ansa Sardegna.
Tutto pacifico, dunque? Nemmeno per sogno: a insorgere è la Coalizione Civica che diramato una nota di fuoco.
"La dittatura fascista é stata ed è qualcosa di abominevole e non può passare come mero folklore. A prescindere dalle intenzioni, dalle volontà e dalle responsabilità, determinati eventi non devono passare come qualcosa di normale o accettabile", spiega l'opposizione in Consiglio Comunale.
"Ciò che è accaduto in centro storico è inaccettabile soprattutto alla luce dei gravi atti di antisemitismo e xenofobia a livello Nazionale i quali richiedono di tenere sempre alta l'attenzione su gesti simili. Bella Ciao è a la canzone della Resistenza da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione. Faccetta Nera è l'inno di un colonialismo feroce, un canto nel quale il fascismo, sconfitto dalla Resistenza e dalle Democrazie del Mondo alleatesi per questo, responsabile di leggi Razziali, torture, invasioni, atrocità si riconosceva", continua l'opposizione.
I consiglieri di minoranza spiegano perché "Faccetta nera" non può essere paragonata a "Bella Ciao": "Tra le altre ignominie coloniali vi era la pratica del "madamato", forma istituzionalizzata di stupro e concezione della Donna inaccettabile cui la canzone fascista ammicca".
Poi, la critica a Nizzi: "Il Sindaco avrebbe dovuto prendere le distanze e condannare un gesto simile invece di ridurre il tutto ad una bella serata goliardica. La par condicio non esiste tra le culture democratiche e l'abominio razzista, sessista, imperialista. L'episodio è segno di una surrettizia edulcorazione del giudizio storico e politico sul fascismo".
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