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Olbia, divieto di fumo nei dehors: 10 giorni dopo l'ordinanza

Le polemiche

Olbia, divieto di fumo nei dehors: 10 giorni dopo l'ordinanza
Olbia, divieto di fumo nei dehors: 10 giorni dopo l'ordinanza
Giada Muresu

Pubblicato il 02 July 2023 alle 12:00

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Olbia. Sono passati dieci giorni dall'ordinanza del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, con la quale si vieta di fumare anche all'esterno dei locali, nei cosiddetti dehors. Bar, ristoranti, hotel e altre attività, già dal giorno dopo si sono attrezzati con i cartelli che indicano il divieto di fumo in tutte quelle zone dove, fino a qualche giorno prima, insieme al caffè o ad un cocktail si fumava la sigaretta.

Il divieto è esteso, come specificato nel documento pubblicato sull'Albo pretorio del Comune di Olbia, anche alle sigarette elettroniche.

Una decisione presa e portata avanti per tutelare la salute pubblica di cittadini e turisti. Mentre molti cittadini e visitatori apprezzano l'opportunità di frequentare gli spazi all'aperto senza essere esposti al fumo di sigaretta, alcuni fumatori si sentono limitati nella loro libertà di scelta. Tuttavia, è importante sottolineare che il divieto non mira a punire i fumatori, ma piuttosto a proteggere la salute e il benessere collettivo.

Sottolinea il sindaco Nizzi: "Gli spazi esterni di bar, ristoranti e hotel sono aree particolarmente rilevanti per la salute pubblica. Qui le persone che non fumano, inclusi i bambini, sono costrette a respirare il fumo passivo, magari mentre stanno cenando. Il provvedimento va a beneficio anche dei fumatori, che si sposteranno per fumare e non dovranno respirare anch’essi le sigarette degli altri".

Una scelta non condivisa da tutti, in primis ovviamente dai fumatori, ma le lamentele arrivano anche da qualche commerciante e cittadino. Le polemiche si dividono in due filoni: da una parte il divieto di fumare creerebbe delle perdite per le attività in questione (bar, pizzerie, risporanti), proprio perchè se prima si poteva fumare sorseggiando un caffè, o una bibita qualsiasi, da soli o in compagnia, e dunque in quell'arco una persona consumava due o più sigarette e di conseguenza due o più bevande, ora con il divieto una persona che magari ha poco tempo, fuma la sigaretta in piedi e va via.

Dall'altra parte se prima la sigaretta veniva fumata al tavolino di un bar, con tanto di posacenere per gettarla una volta terminata, ora con i pochi cestini presenti per la città, si rischierebbe di avere l'aumento di sigarette abbandonate a terra.

Questa novità di sicuro con il tempo diventerà "affare quotidiano", ma per il momento le polemiche non si fermano. Una scelta simile è stata fatta - negli stessi giorni - dalla sindaca di San Teodoro, Rita Deretta. Qui, ad essere coinvolte sono le spiagge, in particolare il divieto di fumo è presente a Cala Brandinchi, Lu Impostu, e La Cinta (anche qui sono vietate le sigarette elettroniche), ma si può fumare negli spazi recintati, creati appositamente per i fumatori, una zona distante dagli ombrelloni e lontana dai non fumatori. Nuovi divieti anche per l'uso della plastica e per i camperisti (leggi qui).