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Olbia, Art Wine Label chiude l’estate con Maurizio Brocca e l’azienda agricola Berritta

Ecco i dettagli

Olbia, Art Wine Label chiude l’estate con Maurizio Brocca e l’azienda agricola Berritta
Olbia, Art Wine Label chiude l’estate con Maurizio Brocca e l’azienda agricola Berritta
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 15 September 2024 alle 08:00

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Olbia. L’iniziativa Art Wine Label dello show-room The Green Life chiude l’estate con Maurizio Brocca e l’Azienda agricola Berritta. Per tutta la stagione estiva lo spazio ad Olbia nel vicolo tra via Cavour e Piazza Regina Margherita ha visto le esposizioni di artisti sardi e non, che hanno realizzato etichette di vini del territorio. Settembre vede Dorgali paese protagonista sia nell’arte che nel vino.

L’artista Maurizio Brocca nasce a Dorgali nel 1986, dopo aver frequentato l’Istituto d’arte nuorese per ben 7 anni, con una crescente dose di superficialità viene sedotto da un’affascinante quanto tragica idea: il disegno sarà il suo lavoro. Con un diploma allo IED di Milano, fa rientro nella sua amata Sardegna e si stabilisce al mare preferendo aria buona ad una buona connessione. Qui vive e lavora alternando la sua ossessione per la carta, acquerelli e pennelli a camminate tra mare, montagna e grotte. Di solito cucina, coltiva l’orto, colleziona nidi abbandonati, raccoglie funghi, asparagi e qualche volta prova a fare l’illustratore.

L’azienda agricola Berritta coltiva la vite ma anche l’ulivo da diverse generazioni. I terreni si trovano nell’agro di Dorgali, nella suggestiva vallata di Oddoene. La valle, grazie alle numerose coltivazioni, è stata il simbolo della rinascita economica nel secondo dopoguerra. Si trova poco distante dal mare e i suoli sono ricchi di granito in disfacimento misto calcare. Inoltre il microclima conferisce alla zona un carattere inconfondibile, che si adatta perfettamente alla coltivazione della vite. I vitigni sono costituiti per il 75 per cento dal Cannonau. Questa varietà trova nelle vallate di Dorgali il suo habitat classico e naturale. Oltre al tradizionale vino sardo e mediterraneo, coltivano il Syrah: questa varietà viene vinificata sia in purezza, sia con un blend insieme al Cannonau. A partire dall’annata 2020 producono anche il Vermentino, il principe tra i bianchi della Sardegna. C’è poi il Panzale: si tratta di un raro vitigno autoctono a bacca bianca. Le viti vengono allevate da sempre con metodi tradizionali e tecniche agronomiche volte ad una produzione biologica, rispettosa delle stesse piante, dell’ambiente e del terreno e anche delle tradizioni.

I vini prodotti attualmente sono nove, ma in occasione di questa iniziativa nello show room The Green Life se ne trovano 3: Nostranu Cannonau di Sardegna Biologico DOC, Baillanu Cannonau di Sardegna DOC e Tziu Martine Vermentino di Sardegna DOC. Tutte le etichette raccontano il loro territorio con segni, immagini e colori evocativi.

Con queste parole Maurizio Brocca racconta la sua arte e le etichette da lui ideate: “Per quanto riguarda Tziu Martine, la Cantina Berritta aveva scelto il nome del vino facendo riferimento a una spiaggia di Cala Gonone alla quale sono molto affezionato. Non molto conosciuta, ma bellissima. Infatti solo chi è di Dorgali, o qualche turista, sa che Tziu Martine è una località di mare. La spiaggia dei dorgalesi, in effetti, tuttavia ricca di fascino. L’etichetta è ispirata dunque a questo luogo, per me magico, ed al quotidiano che si vive d’estate. Non è la classica spiaggia da cartolina, ma è molto caratteristica. Direi unica. Ci sono sassi e scogli neri, cosa non molto comune in Sardegna, alcuni dei quali affiorano anche a riva e sono di origine vulcanica. Questo la rende ostica a chi ama camminare sulla sabbia soffice. Ma a Dorgali si impara a camminare sugli scogli, anzi a correre, proprio su quella spiaggia. Nella mia idea prevalgono i bianchi e le rocce nere spiccano con forza. Inoltre, d’accordo con la Cantina, abbiamo scelto una lavorazione con l’argento che ha dato ancora più risalto ai riflessi. Infine il colore: è stato facile, è il classico colore dell’acqua della nostra costa. Baillanu a Dorgali poi, nell’area intorno alla cittadina, era un festaiolo. Una persona che amava uscire, stare in allegria con gli amici, bere un bicchiere, magari dimenticandosi dell’ora e del tempo che passa e, anche, di tornare a casa! Da questo ricordo è venuta l’idea di questo vino. Un Cannonau in purezza, dal colore rubino carico, nato da uve allevate a Filieri, cru storico di Dorgali, in parcelle di vigneto su terreni basaltici che godono di un’esposizione ottimale e coltivate con estrema cura. Viene inoltre fatto affinare prima per 16 mesi in acciaio e poi altri 18 mesi in bottiglia. L’aneddoto raccontato da Antonio Berritta, ha indirizzato e messo in moto la mia fantasia nell’illustrazione . Ho infatti rappresentato un uomo, un personaggio immaginario, che non ha sembianze con l’anatomia umana e si staglia al centro con un bicchiere di vino in mano. E’ buio e c’è la luna: da una parte c’è l’amico che con la mano lo invita a fare festa, dall’altra c’è la compagna che, ironicamente, invece lo tira a sé. Per Nostranu, infine, un cannonau al 100 per cento, ho pensato ad un’etichetta che fosse un inno alla natura, una celebrazione totale della vite. Il disegno è venuto giù di getto, come un’ispirazione. protagonista la pianta. Così ho disegnato il ceppo della vite: è una scultura, un’opera d’arte che si protende verso il cielo. Sotto di lei, la terra è rappresentata con tre linee magenta, che richiamano il colore del vino”.

“L’esposizione durerà per tutto il mese di Settembre salutando l’estate e dando il benvenuto all’autunno e a nuove iniziative artistiche” conclude Sonia Ripamonti di The Green Life, nota promotrice di arte in tutte le sue dimensioni.