Olbia, arriva “Scuse su carta” di Serena Marongiu

Olbia. Arriva "Scuse su carta" il fumetto di Serena Marongiu, giovane illustratrice sognatrice che venerdì 27 giugno presenterà la sua prima fatica su foglio e matita. Appuntamento a casa Marongiu alle 18 sulla sp 38 bis, al civico 22.

Serena Marongiu, o meglio Sere Art, poco più che trentenne ha due occhi vispi che trasmettono forza e determinazione di cui lei stessa non sembra curarsi, sorridono quegli occhietti mentre racconta come nasce questo progetto.

"Quando sono andata alla presentazione del fumetto di Alessandro Baronciani alla Feltrinelli di Milano ho conosciuto la fondatrice della Bao publishing che mi ha chiesto un racconto di 16 pagine ma che fosse un racconto di vita reale e non cose inventate -spiega la giovane fumettista - raccontare un po' il mio viaggio mi sembrava una cosa banale e sono rimasta bloccata per sette mesi a guardare il foglio".

"Trascorsi questi sette mesi mi sono detta ora le elenco tutti i motivi del perché sono in ritardo, ecco come nasce 'scuse su carta' tipo un olio su tela, ma le scuse del perché non ho fatto in tempo a farlo. Poi ho aggiunto qualcosina e le pagine da 16 sono diventate 24".

A guardare la simpatica e perplessa giovane ritratta sulla carta viene spontanea la domanda: sei tu la ragazza nel fumetto? "Si sono io, tutte le diatribe e tutto quello che mi è successo in questi sette mesi, sia cose belle che cose brutte, a volte ci ritroviamo a dire eh non ho fatto niente ma in quel niente c'è tanto".

"Ci capita di pensare che magari non ci sia niente da raccontare e invece a qualcuno interessa ciò che vuoi condividere, il titolo scuse su carta ha un duplice significato: scuse del tipo ti stai scusando o sono scuse perché non hai fatto quella cosa, diciamo che potrebbe essere entrambe le cose. Questo racconto è stata una prova -specifica Marongiu-  non l'ho ancora pubblicato".

Quali progetti nel prossimo futuro?
"Ora mi aspetta una graphic novel che sarà un progetto a quattro mani, mi disegno da vent'anni e ho bisogno di un volto nuovo per cui avrò qualcuno accanto- ma nessuno spoiler in merito - nell'immediato devo terminare un fumetto con Bepi Vigna il papà di Nathan Never. Finito con quello farò qualcosa di grande, quelle cose grandi che tanto fanno paura".

Come nasce la passione per il fumetto? Ce l'hai da sempre? "Da piccolina leggevo molto e compravo molti giornalini in edicola, soprattutto d'estate, ma il fumetto come passione si è sviluppato da grande, l'ho scoperto da adulta, mia sorella leggeva i manga e io disegnavo e ascoltavo musica".

Poi cosa è cambiato?
"Verso i vent'anni un caro amico appassionato di fumetti mi aveva fatto conoscere Zerocalcare che stava esordendo in quel periodo e quando è uscito il primo libro me l'ha regalato, io avevo un pregiudizio, pensavo che i fumetti fossero cose tipo Marvel, supereroi e non mi interessavano minimamente invece ho scoperto che si possano raccontare anche storie di persone semplici, normali, di persone che non hanno i superpoteri, anzi hanno delle insicurezze e questo mi ha rapito".

"Il tema di quella graphic novel mi toccava molto da vicino e mi è piaciuto tantissimo e da lì piano piano - prosegue Marongiu- mi sono appassionata, tramite internet mi sono informata e ho trovato tante cose e tanti spunti, mi sono appassionata ai libri di illustrazioni per bambini e alla graphic novel. Ora leggo anche dei manga da piccola passavo molto tempo a disegnare ma facevo delle illustrazioni e non dei fumetti".

"I fumetti ho iniziato a farli 15 anni fa quando c'era un po' meno internet meno modalità di interfacciarsi con gli altri e io da brava codarda riversavo le mie frustrazioni in strisce dove c'ero io e un gatto immaginario, nero e grande che si chiamava Hannibal".

Cosa sogni di fare da grande?
"Da ragazzina sognavo di fare la tatuatrice o la rockstar e non ho fatto ne la rockstar ne la tatuatrice, quindi da grande vorrei fare la rockstar del fumetto però non so se ci riesco perché sono già grande".