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Pubblicato il 11 January 2018 alle 16:00
Olbia, 11 gennaio 2018 -Multiculturalità e integrazione: sono due aspetti delle popolazioni fenicio-punicheemersida uno studioche annoveral'Università di Sassaritra i protagonisti.Pubblicato sulla rivista PLoSONE, lostudio, tra indaginegeneticaearcheologica,è intitolato"Ancient mitogenomes of Phoenicians from Sardinia and Lebanon: A story of settlement, integration, and female mobility" e coinvolge lo studio del dna dei fenici, ma anche dei nuragici.
La ricercaè statacondottada Lisa Matisoo-Smith (University of Otago, Nuova Zelanda) e da Pierre Zalloua (Lebanese University)sul versante genetico,con il fondamentalecontributo dell'Università degli Studi di Sassariper lo sviluppodella parte archeologica:prelievo e invio dei campioni, interpretazione dei risultati ed elaborazione dello studio definitivo.
I campioni provengono dal Libano e,soprattutto, dalla necropoli fenicia e punica diMonte Sirai, grazieagliscavieffettuatinegli ultimi anni nell'ambito della Summer School di Archeologia Fenicio-Punica diretta da Michele Guirguis(Università di Sassari). Alla ricerca ha partecipato anche la dottoressaRosana Pla Orquin.
Dallo studio emerge che le popolazioni fenicie e le successive comunità di età punica costituivano delle realtàinclusive, multietniche e multiculturali,come suggerito da alcune indaginiarcheologichee come ora confermato dalle analisi del DNA antico. Lo studio ha riguardato il Dna mitocondriale, ereditato esclusivamente per via materna. I nuovi campioni prelevati dalla necropoli di Monte Sirai nel 2015 sono stati confrontati con 87 genomi mitocondriali completi, appartenenti a moderni libanesi, con ulteriori campioni libanesi che risalgono fino al XIX sec. a.C. (1800 a.C.) e con 21 sequenze mitocondriali della Sardegna pre-nuragica e nuragica.
I risultati convergono nell'indicareun alto gradodi integrazione tra i Fenici e le popolazioni autoctone della Sardegna, soprattutto in relazione al sito di Monte Sirai e a tutta l'area sulcitana. Lamobilità delle donne e l'esistenza di matrimoni mistitra le due componenti è indicata dalla presenza didiversi aplogruppi riconducibili alle linee mitocondriali che risalgono ai tempi pre e protostorici, con ulteriori gruppi umani che sembrerebbero derivare, invece, da altre aree del Mediterraneo (Nord Africa) e dell'Europa continentale.
Questo rappresenta solo il primo risultato di una serie di ricerche chel'Università di Sassari staportando avanti nell'ambito degli studi di Archeologia fenicio-punica, che possono anche giovarsi del supporto economico del Progetto Regionale L.7 "Phoenician & Nuragic Id. project. IDENTITIES IN THE MEDITERRANEAN IRON AGE: Innovations and Cultural Integration in Sardinia between Phoenician and Nuragic People" di cuiMichele Guirguis ètitolare.
Link all'articolo sulla rivista Plos One:http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0190169
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