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Cronaca

Nord Sardegna: gatto ucciso da un proiettile, foto virale e sdegno su web

Nord Sardegna: gatto ucciso da un proiettile, foto virale e sdegno su web
Nord Sardegna: gatto ucciso da un proiettile, foto virale e sdegno su web
Patrizia Anziani

Pubblicato il 19 April 2019 alle 16:42

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Sassari, 19 aprile 2019- Ucciso da un colpo di proiettile, è questo l'amaro verdetto del medico veterinario, dopo che una signora disperata, ritrovando il suo gatto ormai agonizzante, lo aveva portato immediatamente nell'ambulatorio di via Meridda a Sassari. L'increscioso episodio è successo lo scorso 16 aprile a Sassari. Quando la proprietaria del gatto è arrivata dal veterinario il povero animale respirava ancora. La signora aveva chiaro e forte il sospetto che il suo gatto fosse stato colpito da un proiettile. Non è la prima volta che nel quartiere di Li Punti a Sassari, dove il gatto è rimasto vittima di un efferato gesto senza scrupoli, sono stati sparati altri animali.

Dopo essere arrivata in ambulatorio con il gatto avvolto in una coperta la donna ha spiegato che la povera bestiola era stata trovata nel cortile sporca di sangue. DallaRX è apparso subito visibile il proiettile e nonostante le terapie il gatto agonizzante alle 21.30 ha smesso di lottare.

Il Veterinario Giovanni Secchi, che ha prestato soccorso all'animale non ha potuto che constatarne il decesso a causa di un proiettile. Lo sdegno sui social è stato immediato e le condivisioni della fotografia a raggi X del povero animale si sono moltiplicate fino a far diventarla virale.
"Volevo solo dire a chi ha sparato (ed a tutte le persone che come lui odiano gli animali e sono abituati a questi gesti efferati) che non solo ferisci, rendi invalido o ammazzi quell animale, ma distruggi anche la persona che l ha adottato, i figli e tutta la famiglia.- scrive così il veterinario sulla sua pagina FB -Tu probabilmente non conosci neanche quell animale, poteva essere il migliore del mondo e far compagnia a persone malate e non meritava di morire per uno stupido gioco. Non conosci neanche la storia della famiglia che l ha adottato, ne il perché abbia scelto proprio lui. Magari era un supporto psicologico, indispensabile per superare un trauma e tu col tuo gesto hai ucciso tutti.
Tu che odi tanto gli animali e pensi di essere migliore di loro ancora una volta dimostri come può essere marcio l'essere umano, quanto odio e quanta follia. Tu che giochi a sparare, avvelenare o torturare gli animali, non sei un uomo sei un frustrato e non posso neanche augurarti la morte perché sei morto in vita". Ora a Sassari, al quartiere di Li Punti, in molti attendono che vengano presi provvedimenti adeguati dalle autorità competenti affinchè certi terribili gesti contro gli animali indifesi non succedano più.