Il delizioso comune della Gallura offre ai suoi visitatori interessanti attrazioni archeologiche, naturalistiche e architettoniche. Nel centro storico sono ancora presenti le caratteristiche costruzioni in conci di granito. Ricco di fascino troviamo il campanile della seicentesca parrocchiale di San Gavino. Appena fuori dal cuore di Monti si estende la foresta di Monte Olia, in cui trovano la propria collocazione ottimale corbezzoli, erica, lecci querce. Qui la natura ha creato le condizioni ottimali per lo sviluppo di un’oasi di ripopolamento faunistico: cervi, falchi, poiane, caprioli, mufloni e rari rapaci, si riproducono indisturbati. La chiesa di San Paolo eremita è un'altra sosta obbligata con le sue caratteristiche pietre a vista, è un luogo di culto risalente al XVII secolo. Il belvedere sa Turrida ci offre un panorama senza eguali con vista sull’intera vallata di Olbia, dall’isola di Tavolara al lago Coghinas. Le prime testimonianze umane che sono state rinvenute a Monti, risalgono al periodo del Neolitico. Si presume che possano essere stati luoghi di sepoltura i tafoni di monte Fulcaduesu Canale, come di sicuro lo era l’allèe couvertediTerra. Due tombe di Giganti e una decina di nuraghi stanno a testimoniare l’età del Bronzo. In epoca romana invece l’area era interessata dalla viabilità della Karalis-Olbia. A seguire nel corso dei secoli ecco che la chiesa bizantina presenziò fortemente a Monti, tanto da essere ancora oggi presenti resti importanti. Ma anche la tipica gastronomia di Monti vale da sé, una gita di sicuro. Gli amanti del buon mangiare potranno deliziarsi con sa suppa: trattasi di una spianata essiccata e condita con dell'ottimo formaggio vaccino, e pecorino grattugiato. Il tutto guarnito con il tipico brodo di pecora. Immancabili poi sulla tavola di Monti i maccarrones de manu nostra, gnocchetti fatti a mano, il tattalliu, interiora cotte allo spiedo, e i dolci ‘baci d’angelo’ e sa niuledda. Ogni anno ad agosto si rinnova l'appuntamento con la sagra tutta dedicata al pregiato vermentino noto per i suoi profumi, e gli ottimi abbinamenti con i piatti di mare. Una nota da non dimenticare assolutamente che riguarda la deliziosa Monti è quella di essere un territorio incluso nel circuito Le città del miele, insieme a Arbus, Guspini,e san Sperate. Come recita la pagina social dell'ente " Siamo la rete di territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Il miele come interprete ideale di mete turistiche dove la storia, i miti, le tradizioni, l’arte e la cultura, i profumi e i sapori compongono un itinerario nazionale tutto da scoprire". Lo scorso anno si è tenuta la “15° Fiera del Miele Amaro” in agosto. In questa giornata hanno partecipano apicoltori che si dedicano alla produzione di diverse specialità di miele.Degustazioni guidate grazie ad esperti hanno aiutato i visitatori a scoprire i sapori del miele di Monti, in abbinamento con formaggio e vini locali. Una festa imperdibile!