Tuesday, 12 November 2024

Informazione dal 1999

Olbiachefu

I cent'anni di Agnese Bardanzellu: un secolo di eleganza e memoria olbiese

Il secolo dell'olbiese Agnese Bardanzellu

I cent'anni di Agnese Bardanzellu: un secolo di eleganza e memoria olbiese
I cent'anni di Agnese Bardanzellu: un secolo di eleganza e memoria olbiese
Federico Bardanzellu

Pubblicato il 06 October 2024 alle 19:00

condividi articolo:

Olbia. Il 3 settembre scorso Agnese Bardanzellu ha compiuto 100 anni. Olbia.it ha tempestivamente festeggiato l'anziana concittadina, facendole gli auguri e pubblicando una sua bella foto (leggi qui). Ad alcune settimane di distanza, noi di OLBIAchefu abbiamo ritenuto doveroso riportare l'incontro avuto con lei qualche tempo fa, quando ci ha raccontato qualcosa del lungo secolo che ha vissuto nella nostra città.  Agnese ci riceve nella sua casa con un'eleganza che riflette la sua personalità: indossa un raffinato completo a scacchi bianco e nero, impreziosito da un maglioncino blu royal. Seduta composta, con i suoi capelli bianchi perfettamente acconciati e gli occhiali dalla montatura classica, trasmette subito un'impressione di lucidità e dignità che gli anni non hanno scalfito. 

Tra le mani ha il prezioso libro di Mariella Canu, intitolato "Lu Trambucconi. Insediamento di una comunità nella valle del fiume Enas"( Taphros 2001), al quale ha contribuito fornendo del prezioso materiale fotografico. Sono prevalentemente ricordi familiari, quelli di Agnese. Ci parla di suo padre Giovanni Maria, sposato con Evelina Buselli. Ci parla dei suoi fratelli, oggi scomparsi. Ricorda soprattutto la sorella minore, Masina (Tomasina), perita a soli vent'anni, nel 1946, per anemia perniciosa conseguente alla malaria. Una piaga che nei primi anni del secondo dopoguerra non era ancora scomparsa in Sardegna.  Agnese ci mostra subito una foto datata 1910, che ritrae tre cacciatori armati di “doppietta” e i loro cani.

 

Al centro della scena il bottino della battuta: due grosse lepri. Uno di essi, il più alto a destra, è il padre di Agnese: Giovanni Maria Bardanzellu. Gli altri sono due componenti della famiglia Putzu.    

 

Giovanni Maria era uno degli uomini più ricchi di Olbia. Così ne parla Marella Giovannelli in “Le piccole storie di Olbia", Almanacco Gallurese, Sassari 1994: “Giovanni Maria Bardanzellu, figlio del ricco Pasquale, in quegli anni viveva delle rendite delle sue terre, possedeva bestiame e cavalli, anche da corsa. Produceva vino e vendeva sale, era generosissimo e ai matrimoni regalava appezzamenti di terra e case, aveva più di cento figliocci ed era un appassionato cacciatore. Il giorno dei Morti, nella sua tenuta a Marana, venivano uccise le bestie per i poveri e dava in elemosina pane e carne".    

Agnese ci descrive la foto che abbiamo pubblicato: «Guardate l’abito impeccabile di mio padre e del suo amico Putzu: all’epoca si andava a caccia come se fosse una festa. In giacca, cravatta e camicia della domenica!». 

Abbiamo citato il “ricco Pasquale”, nonno di Agnese. E subito la nipote si mette a sfogliare il libro e si ferma alla pagina della foto del suo avo. È un ritratto del 1875. Il benestante ha i baffi e ci appare accuratamente pettinato con la brillantina, in giacca, cravatta allacciata all’antica maniera e il colletto della camicia che gli circonda interamente il collo. Al di sotto della giacca e sopra il panciotto si nota una catena porta orologio.  «Quant’era bello, mio nonno: sembra un principe! Guardatelo bene anche voi. Non sembra un principe?».