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Gallura, Michele Moi e il Silent Sardinia Festival: la suggestione del silenzio in musica

Scopriamo lo spirito del Silent Sardinia Festival, l’evento Eco-Friendly che rivoluziona l’intrattenimento immersivo tra spiagge, storia e creatività

Gallura, Michele Moi e il Silent Sardinia Festival: la suggestione del silenzio in musica
Gallura, Michele Moi e il Silent Sardinia Festival: la suggestione del silenzio in musica
Laura Scarpellini

Pubblicato il 06 August 2025 alle 09:00

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Arzachena. Il Silent Sardinia Festival si distingue come un evento multidisciplinare a basso impatto ambientale, che propone una vasta gamma di attività tra concerti, spettacoli per famiglie, laboratori creativi e l’iconica Silent Disco. Tutti i contenuti sonori vengono trasmessi tramite cuffie Wi-Fi multicanale, offrendo agli spettatori un’esperienza immersiva e personalizzata. In questa manifestazione, il pubblico diventa il vero protagonista: libero di muoversi nello spazio e di esplorare i diversi contenuti audio disponibili, può scegliere direttamente dalle cuffie cosa ascoltare e dove farlo. L’evento si svolge in vari luoghi suggestivi della Gallura, tra spiagge, belvedere e monumenti storici.

Ogni anno il festival coinvolge alcune delle location più evocative della zona, tra cui Santa Teresa Gallura—cuore pulsante dell’evento—Cannigione, Vignola Mare, Telti e Arzachena. Tra le cornici più suggestive figurano le bocche di Bonifacio a Santa Teresa Gallura, il lungomare di Vignola Mare e i borghi di Aggius e Telti nel Nord-Est della Sardegna.Il Silent Sardinia Festival si afferma come il primo evento multidisciplinare in Sardegna e in Italia interamente silenzioso, offrendo un’esperienza innovativa che unisce musica, arte e natura in un contesto sostenibile.

Incontriamo Michele Moi l'eclettico musicista - artista visionario che del SIlent Sardinia Festival è divenuto ben presto l'emblema, il punto di riferimento per coloro che vogliano entrare in contatto con questa suggestiva forma di espressione altamente emozionale.

Michele, come nasce l’idea del Sardinia Silent Festival e cosa ti ha spinto a creare un evento così innovativo e immersivo in luoghi suggestivi della Gallura?

"Mentre ero organizzatore, nel 2017 stavo realizzando con successo un format multidisciplinare all’interno dei musei di Roma, chiamato Moove the Museum. Lo stesso format è stato riproposto con successo nel 2019 all’interno del Comune di Santa Teresa Gallura. Il format è pensato per un pubblico a 360°, offrendo una programmazione cittadina di eventi, per il 90% gratuiti, suddivisi in tre sezioni. La prima comprende spettacoli e attività per bambini e famiglie, ed è quella a cui teniamo di più perché siamo una compagnia teatrale dedicata ai ragazzi. Quest’anno, in questa sezione, sono stati fatti due debutti: uno dello spettacolo della serie Silent Fiabe in Cuffia, intitolato Fiore di Luna, una fiaba raccontata da tre punti di vista diversi, ovvero quelli di tre personaggi; l’altro è Carlo Melodie e le Orecchie Celesti, una fiaba presentata in 3 lingue, questa volta attraverso le cuffie".

Quali sono le tappe più significative di questa edizione e come scegli i luoghi più affascinanti per le performance artistiche?

"Questi luoghi esistono e sono molto presenti in Gallura. Le emozioni più grandi sono sempre arrivate da lì. In tutti i posti in cui andiamo, troviamo luoghi come Cannigione, Santa Teresa Gallura e Vignola Mare: sono come una seconda casa. Da diversi anni ci affidano le chiavi delle loro case per poter creare la nostra manifestazione e i contenuti culturali, pensati proprio per loro. Le grandi emozioni vengono dagli occhi dei bambini e delle persone stupite da questa magia: quando si mette la cuffia e si entra in questi mondi, si percepiscono suoni che disegnano luoghi e atmosfere di suono molto aperte, creando emozioni che vengono interpretate da loro stessi. Ci ringraziano con gli occhi per questa esperienza. L’inverno è stato molto emozionante, soprattutto quando si entra nelle scuole—asili o scuole elementari—e si parla con gli alunni, chiedendo se siano mai stati a teatro. Ricordiamo lo spettacolo Il pirata col mal di mare, portato l’anno precedente all’interno della manifestazione. È stato bello vedere che abbiamo regalato esperienze che forse rimarranno impresse per sempre. Un’altra grande emozione è vedere questo pubblico che ci segue da zone diverse della Gallura: alcune persone percorrono anche 50 km per venire a vederci, e questo ci riempie di gioia".

In che modo l’ascolto in cuffia delle melodie e sonorità contribuisce a creare un’esperienza unica e coinvolgente per i partecipanti, integrandosi con il paesaggio sardo?

"Perché scegliere la cuffia? Per tre motivi. Facciamo un passo indietro: nel 2021 è nato il festival Disciplinare, a basso impatto ambientale, perché gli spettacoli si svolgono in spazi molto piccoli, come quelli di Badger Festival, dove però c’è una drammaturgia molto forte e presente. La cuffia permette di immergersi in luoghi meravigliosi e grandissimi, lasciando che sia l’immaginazione a completare il paesaggio. È un gioco e una magia: senza cuffia si è in un parco cittadino, in una piazza o davanti a un belvedere mozzafiato della Gallura; con la cuffia, invece, ci si trasporta in mondi fantastici grazie a scenografie sonore e ambientazioni immersive. La cuffia garantisce assenza di disturbi acustici e strutture adattabili a qualsiasi luogo—rupi, piazze, scenografie naturali—perché lo spettacolo può essere ascoltato ovunque. Inoltre, l’uso della cuffia riduce al minimo l’impatto acustico ed energetico. Il nostro festival viene realizzato al 100% con energie rinnovabili, utilizzando batterie al litio di ultima generazione e strumenti a basso consumo energetico. La flessibilità degli spettacoli e del format permette di adattarsi facilmente a qualsiasi ambiente. La cuffia rappresenta un aggregatore di mondi e soluzioni multidisciplinari: promuove produzioni che coinvolgono diverse arti e linguaggi formativi, affrontando tematiche ambientali e sociali attraverso approcci innovativi".

Con un successo annunciato, quali sono le tue aspettative per questa edizione e come pensi che il Sardinia Silent Festival possa continuare a sorprendere e affascinare il pubblico in futuro?

"L’obiettivo a livello di pubblico sta per essere raggiunto e prevediamo di concludere la manifestazione con oltre 6000 presenze nella rassegna estiva e oltre 2000 presenze su base annuale rispetto alla nostra rassegna".