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Gallura, festa privata sulla spiaggia: la denuncia

Il party a Talmone, Palau

Gallura, festa privata sulla spiaggia: la denuncia
Gallura, festa privata sulla spiaggia: la denuncia
Olbia.it

Pubblicato il 29 July 2024 alle 12:38

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Palau. La spiaggia di Talmone, una delle perle naturali della Sardegna, è stata protagonista di un episodio sconcertante che ha indignato la comunità locale e ambientalisti. Un video scioccante, diffuso dagli “Amici di Talmone” sui social, mostra come l'arenile sia stato trasformato in un retreat privato abusivo per un gruppo di vacanzieri.

Spiegano gli Amici di Talmone: "Nonostante i divieti dell’ordinanza balneare emessa dalla Regione Sardegna, i cafoni proseguono con la loro arroganza ad impattare negativamente l'ambiente. Sono stati posizionati già dalla mattina presto, gazebi, fornelli e rete da pallavolo, occupando tutto l'arenile. Un via vai di gommoni a motore per portare cibo, ospiti e materiale. Sono stati accesi fuochi in spiaggia, che solo l’intervento della Guardia Costiera ha fermato. Un danno ambientale quindi non solo terrestre ma anche marino. L'estate dei cafoni continua ma l'opera di controllo degli “Amici di Talmone” non si ferma".

“La mancanza di cavo tarozzato per delimitare la zona di balneazione - sottolineano dal Comitato - rende ancora più difficile la situazione di chi nuota entro 200 metri dalla riva. A marzo 2024 una nostra richiesta per la posa di cavo tarozzato a Talmone è stata rigettata dagli Uffici competenti. La ripresenteremo, in difesa del Posidonieto e dei bagnanti, monitorando e segnalando nel frattempo eventuali illeciti nel corso della stagione turistica”.

“La questione si ripresenta ormai da anni, nei periodi di maggior afflusso turistico, continuano gli Amici di Talmone. Le ancore dei diportisti causano danni irreparabili alla Posidonia, strappandone ampie porzioni, sia durante la sosta sia quando tirano su l’ancora. La Posidonia non si ricrea in modo naturale, se una prateria viene devastata dagli ancoraggi sarà danneggiata per sempre in maniera irreparabile. Bastano cinque minuti per distruggere ciò che la Natura ha fatto crescere in cento anni! Pochi sono i marinai accorti e sensibili all’ambiente, che rispettano le regole e cercano ancoraggi su fondo sabbioso. Per la maggior parte si tratta di turisti occasionali che affittano il gommone per la giornata e vanno per mare senza adeguata preparazione. A ciò si aggiunge che i bagnanti spesso nuotano fra i motori delle imbarcazioni ormeggiate a pochi metri dalla riva. A volte, come è successo la settimana scorsa, un gommone a motore entra addirittura nello spazio acqueo delle “Piscine”, incurante delle proteste dei bagnanti. Solo maggiori controlli e una chiara delimitazione dello spazio riservato alla balneazione possono contribuire a preservare questo angolo di paradiso”.