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Pubblicato il 29 April 2020 alle 11:54
Olbia, 29 aprile 2020 - Giorno decisivo, questo 29 aprile, per la Fase 2 della Sardegna. Una Fase 2 che, nelle intenzioni del governatore Christian Solinas, dovrà essere calibrata sui numeri sardi che sono ben diversi da quelli delle Regioni più colpite.
L'idea è quella di permettere un po' più di libertà di movimento a tutti gli isolani a partire dal 4 maggio: un primo scaglione è il potersi muovere nella propria Provincia senza giustificare il movimento e dunque senza autocertificazione. Passata una settimana da questa prima importante apertura, ecco il secondo step: la libera circolazione dei sardi in Sardegna.
Secondo il Dpcm del 26 aprile, questo non è consentito: sono permessi gli spostamenti per lavoro, necessità e incontro dei congiunti, ma non si potrà uscire dal proprio Comune di residenza.
Le differenze tra l'Italia e la Sardegna non sarebbero solo queste: l'idea di Solinas è quella di far ripartire l'economia prima che sullo stivale e dunque, se tutto va come previsto, potrebbero riaprire con tre settimane di anticipo parrucchieri e centri estetici, e poi sette giorni dopo (il 18 maggio) ecco i ristoranti. Ogni apertura, però, sarà concertata con le parti produttive poiché dovrà essere garantita la massima sicurezza.
Queste sono le ore decisive per la riapertura della Sardegna: RAS e Governo Conte stanno ormai trattando da giorni. Oggi ci sarà un confronto diretto tra Solinas e il ministro Boccia. Dopo di che, se tutto andrà come previsto, l'ordinanza della Fase 2 Sarda potrebbe essere firmata tra giovedì e sabato.
Il cronoprogramma è stato anticipato tra ieri e oggi dalla Nuova Sardegna, già il governatore aveva dato alcune anticipazioni lunedì sera. Si attendono ulteriori sviluppi.
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