Wednesday, 08 May 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Da Pattada a Dubai la passione dei coltelli di Massimo Manca

Da Pattada a Dubai la passione dei coltelli di Massimo Manca
Da Pattada a Dubai la passione dei coltelli di Massimo Manca
Laura Scarpellini

Pubblicato il 17 July 2019 alle 18:17

condividi articolo:

Olbia, 18 luglio 2019 - Un' oggetto indiscutibilmente rappresentativo della Sardegna è il coltellino in tutte le sue declinazioni. Un accessorio della vita dei pastori immancabile in ogni occasione, che sia di ordine pratico che di solo abbellimento maschile.

Massimo Manca lo sa bene e del "coltellino sardo", ne ha fatto al sua ragione di vita, il suo sogno da perseguire. Nato in Lussemburgo nel 1971, unico figlio di genitori sardi emigrati, dopo qualche anno segue la sua famiglia che decide di fare ritorno in Sardegna. Ecco che si stabilisce definitivamente a Pattada.

La piccola città è famosa in tutta Italia e nel mondo, per la sua produzione dei“resolza pattadese”. Trattasi dipreziosi ed esclusivi coltelli a serramanico forgiati dalle abili mani degli artigiani del luogo, che perdurano un'antica tradizione locale.

Massimo con l'entusiasmo di un'adolescente, decide di trasformare la sua grande passione per questi oggetti, nel lavoro della sua vita.

Grazie alle sue straordinarie doti di cesellatore, Massimo è riuscito a crearsi un mercato di nicchia tra i collezionisti a livello mondiale, ed oggi i suoi coltelli, sempre pezzi unici prodotti artigianalmente fanno bella mostra in alcune delle case più prestigiose del mondo.

Tra i suoi affezionati clienti ci sono il finanziere americano Tom Barrack, la famiglia reale del Principato di Monaco, il principe arabo Hamdan Al Maktoum di Dubai, e, non ultima, la Ferrari che ha concesso il proprio logo sui coltelli di Massimo in occasione del suo 60º anniversario (1947-2007).

La sua intraprendenza lo porta fino nella capitale del lusso: Dubai.

Massimo Manca ci racconta la sua impresa:" Ero da sempre affascinato dallo skyline di Dubai e dalla forma della sua rappresentativa espressione architettonica: "La vela". Quasi un ossessione che ho voluto provare a riprodurre un coltello seguendo quella linea. Una volta riuscito nell'intento, non sapevo di certo che farmene. E così tramite un amico ho chiesto se fosse stato possibile incontrare il direttore generale dell'hotel. Lui un po scettico, mi fissò un incontro e così ho fatto della mia opera un omaggio, trovandomi dentro quell'hotel in cui c'è di tutto e di più. Solo il "massimo extralusso". Quando il direttore ha veduto il mio coltello è rimasto incantato apprezzando tantissimo il mio regalo".

Massimo non riesce a trattenere l'entusiasmo, malgrado sia passato del tempo: "Da qui è partita la richiesta di dover creare una serie limitata da vendere all'interno dell'hotel".

Ora anche negli Emirati Arabi conoscono il tradizionale“resolza pattadese”, orgoglio di questa terra, che con l'estro di Massimo Manca, è stata proposta in una nuova veste, che va oltre il tempo e la tradizione.