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Pubblicato il 19 October 2018 alle 10:00
Cagliari, 19 ottobre 2018 - Nell’ambito della rivoluzione tecnologica degli ultimi anni, ciò che più ha influenzato i concetti di sicurezza e trasparenza è senza dubbio la tecnologia blockchain, spesso associata in modo esclusivo al mondo delle criptovalute, ma in realtà estendibile a numerosi campi di applicazione. Al di là dei settori in cui potrebbe essere o è già applicata, a determinare il successo della blockchain è senza dubbio il sistema medesimo su cui si fonda, ovvero un database costituito da una catena di blocchi priva di un’autorità centrale e soggetta al consenso di ogni singolo nodo. Come spiegato in un articolo sulle sue possibili applicazioni, è chiaro che il vantaggio più immediato della catena di blocchi sia la sicurezza, che la rende difficilmente penetrabile da attacchi hacker o qualsiasi altra intromissione esterna.
Fonte: Pixabay
Visto il suo successo e le sue potenzialità, sono tante le realtà che hanno deliberatamente scelto di investire nella tecnologia blockchain, cercando allo stesso tempo di renderla il più fruibile possibile per gli utenti meno esperti. Soffermandosi sul mondo delle criptovalute, uno dei progetti più amichevoli dell’ultimo anno è indubbiamente quello di Eidoo ICO, il cui obiettivo si configura come quello di avvicinare le masse alla tecnologia della catena di blocchi. Come riportato in un articolo sul progetto di Eidoo, il fulcro principale dell’ICO risiede nel suo wallet, che permette agli utenti di gestire i token attraverso una semplice app. Nello specifico, Eidoo consente non solo la conservazione e la gestione delle proprie monete virtuali, ma funge anche da exchange interno, il tutto in una sola app, la cui interfaccia semplice e intuitiva contribuisce a rendere il processo ancor più immediato. Nonostante al momento esistano ancora due diverse app per le funzionalità di exchange e wallet, il progetto sarà ultimato nell’arco di pochi mesi, nello spirito di una sempre maggiore omogeneità e coerenza.
19 Fonte: Pixabay
Negli ultimi mesi, la tecnologia blockchain ha interessato persino la Sardegna, e in particolare il settore turistico. Grazie al contributo del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, anche la nostra regione si servirà della tecnologia blockchain, con l’obiettivo di ottimizzare la pubblicità, promuovere il turismo locale e incentivare l’uso della moneta digitale per la fruizione di servizi turistici. Secondo un articolo dello scorso gennaio, SardCoin verrà impiegata per diverse tipologie di servizi, dalla prenotazione di auto o locali fino a quella di hotel e ristoranti. La catena di blocchi fungerà proprio da registro delle singole transazioni, che la stessa tecnologia blockchain contribuirà a rendere sicure e indelebili. Al momento, sono 12 le aziende coinvolte nel progetto ma, come dichiarato dallo stesso team, SardCoin è pronta ad accogliere qualunque realtà interessata a farne parte.
Pur essendo ancora associata al mondo della finanza e delle criptovalute, di cui continua ad essere parte fondante, è molto probabile che la tecnologia della catena di blocchi continui ad espandersi nei campi più disparati, all’interno dei quali è certo che saprà portare grandi benefici e innovazioni.
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