Olbia - A un mese esatto dall'alluvione che ha devastato la città, Olbia scende in piazza per non dimenticare. Gli olbiesi che hanno aderito all'iniziativa lanciata dalla pagina Fb Segnalazioni Olbia si sono ritrovati davanti alla chiesa di Sant'Antonio questa mattina. Uniti dal
ricordo e dalla
speranza, questi olbiesi - gran parte dei quali vittime dell'alluvione - hanno sfilato per le vie del fango cercando di dare un segnale concreto a chi, tutt'oggi, sta ancora combattendo con il post-alluvione. Sono persone comuni, dal volto segnato dalle lacrime e dalla fatica: giovani, meno giovani, anziani. In prima fila c'è don Andrea Raffatellu, subito dietro di lui Francesca Cavassa con suo figlio, Fabrizio Pinna. E dietro ancora, tutti gli altri. In rigoroso silenzio, il corteo ha attraversato le vie del fango passando per via Tre venezie, via Malta, via Lazio, via Ambalagi, via Barbagia, per arrivare in fine in via Cina dove sono morte, affogate dentro la loro auto,
Patrizia Corona e sua figlia Morgana. In loro ricordo, proprio nel punto in cui la loro piccola auto bianca è stata portata via dall'acqua e scaraventata nel letto del canale, sono state posate delle
rose bianche. Per non dimenticare.