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Cronaca

Alluvione, dove sono finiti i soldi delle donazioni? Esposto del Codacons

Alluvione, dove sono finiti i soldi delle donazioni? Esposto del Codacons
Alluvione, dove sono finiti i soldi delle donazioni? Esposto del Codacons
Angela Galiberti

Pubblicato il 19 February 2014 alle 17:48

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Olbia, 19 Febbraio 2014 - Dove sono finiti i soldi delle donazioni destinate agli alluvionati sardi? Questa domanda se la fanno in tanti, in primis gli alluvionati - ma non sono certamente i soli. A dichiarare guerra alla poca trasparenza è il Codacons che proprio oggi ha depositato un esposto nelle Procure della Repubblica di Roma, Nuoro e Tempio Pausania. "All’indomani della devastazione che ha colpito la Sardegna orientale seminando morte e distruzione, enti locali, società sportive, quotidiani, banche, e società varie hanno aperto sottoscrizioni per raccogliere fondi presso gli utenti da destinare ai cittadini danneggiati dal ciclone. – si legge nel comunicato stampa del Codacons – Nelle settimane scorse, sollecitati dagli stessi cittadini che, con generosità, hanno versato denaro tramite tali sottoscrizioni, abbiamo chiesto conto attraverso delle istanze d’accesso di come fossero stati spesi i soldi raccolti. Le risposte pervenute dai soggetti promotori delle iniziative di beneficienza, purtroppo, non ha soddisfatto le attese". Nell'esposto depositato in Procura, il Codacons è più esplicito.
Quello che desta perplessità e che ben potrebbe celare responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti, da possibili ipotesi di truffa al falso e all’appropriazione indebita, è che ad oggi la generica finalità della destinazione dei fondi è rimasta tale e i fondi percepiti e raccolti attraverso le campagne di volontariato restano apparentemente bloccati senza nessuna indicazione in merito alla cifra complessiva dei fondi sino ad oggi raccolti, dell’effettivo utilizzo dei fondi raccolti, su quando gli stessi verranno impiegati e soprattutto come e per quali finalità e sotto il controllo e vigilanza di quale organo e/o ente e/o autorità. - si legge nello stralcio presente nel comunicato stampa - Promuovere campagne di raccolte fondi da destinare alle popolazioni colpite dalla tragedia, motivo per i quali la collettività tutto a contribuito aderendovi, si traduce in destinare tali fondi non appena gli stessi vengono raccolti e certo non significa trattenerli indebitamente a tempo indeterminato, poiché la naturale conseguenza è una appropriazione indebita e una truffa nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito. L’unico dato certo che emerge e che è dato sapere ad oggi, almeno per quanto riferito in riscontro alla istanze d’accesso inviate dal Codacons, è che la generosità degli italiani pari a circa 718.322,40 euro è rimasta nelle tasche dei promotori delle raccolte fondi per la Sardegna”.
Insomma, i soldi ci sono, sono stati donati, ma non sono stati consegnati ai destinatari - almeno così sembra. Per questo il Codacons ha deciso di vederci chiaro e di coinvolgere la Procura della Repubblica. "L’unica nota positiva – ha dichiarato il Codacons nel comunicato stampa – arriva dal Comune di Torpè (Nu), che ha chiesto la partecipazione di un rappresentante dell’associazione alle operazioni per l'individuazione dei criteri sulla ripartizione dei fondi raccolti".