Thursday, 01 May 2025
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Pubblicato il 03 April 2024 alle 07:00
L'energia elettrica è diventata una risorsa indispensabile nelle vite quotidiane di ognuno di noi, ma spesso sottovalutiamo l'impatto che alcuni elettrodomestici possono avere sulle bollette. Secondo la stima fornita dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, una famiglia composta da due persone presenta un consumo di 2.200 kWh all'anno, che raggiunge quota 2.700 kWh se il nucleo è composto da quattro, e non due membri.
E il numero è in aumento costante negli ultimi anni a causa dell'ampia diffusione di elettrodomestici, com'è possibile verificare anche seguendo le indicazioni presenti nelle pagine specializzate presenti sul web, ad esempio quelle messe a punto dai provider energetici come VIVI Energia: queste danno all'utente stesso la possibilità di calcolare il consumo medio di energia elettrica, di riscontrare particolari anomalie e, infine, capire se e in che modo modificare (o correggere) i propri comportamenti di utilizzo. Esaminando da vicino i principali responsabili di questo consumo energetico, possiamo individuare quali elettrodomestici hanno un impatto maggiore sulle nostre spese energetiche.
1) Climatizzatori e condizionatori d'aria
Tra gli elettrodomestici più utilizzati durante i mesi estivi, i climatizzatori e i condizionatori d'aria sono tra i principali colpevoli dell'aumento delle bollette. Il loro impiego intensivo per mantenere un ambiente fresco può comportare un notevole utilizzo di energia elettrica: una famiglia media consuma in Italia 450 kWh per l’alimentazione dei condizionatori, con un costo di circa 120 euro l’anno. Importante anche l’impatto sull’ambiente: si stima che questo elettrodomestico produca in media 143 Kg di CO2 ogni anno.
2) Frigoriferi e congelatori
Essendo sempre in funzione, i frigoriferi e i congelatori consumano energia costantemente, costituendo circa il 25% del consumo energetico complessivo: in media, un frigorifero con congelatore in classe A, consuma 300 kWh l’anno, per un costo di circa 80 euro. La scelta di modelli efficienti dal punto di vista energetico può senz'altro contribuire a ridurre il consumo complessivo, ma quest'elettrodomestico rimane comunque uno dei principali "colpevoli" dell'aumento delle bollette.
3) Lavatrici
Sebbene indispensabili per il mantenimento dell'igiene domestica, le lavatrici e le lavastoviglie possono consumare una quantità considerevole di energia, soprattutto se utilizzate frequentemente o con programmi ad alta temperatura. Considerando una media di 260 cicli all’anno, una lavatrice in classe A consuma mediamente 240 kWh, con un costo di circa 63 euro, tuttavia un lavaggio a 40°C permette, ad esempio, di risparmiare circa il 30% di energia rispetto ad uno da 60°C.
4) Forno elettrico e microonde
Questo tipo di apparecchio può arrivare ad assorbire circa 2.400 Watt, se utilizzato, ad esempio, con la funzione grill. Il suo consumo annuo può arrivare a 240 kWh, con un costo di 62 euro. Da non tralasciare, infine, l’impatto ambientale di un microonde, stimato a circa 133 kg di CO2 l’anno.
5) Lavastoviglie
Amatissima dagli italiani, si stima che per 220 cicli annui, mediamente questo elettrodomestico consumi 220 kWh in dodici mesi, per un costo di circa 60 euro. Dando per scontato che un modello di classe A sia più “economo”, per ridurre il dispendio energetico, meglio evitare l’asciugatura con aria calda. Circa 140, infine, i kg di CO2 l’anno.
Esaminando attentamente l'utilizzo di questi elettrodomestici e adottando pratiche di consumo più responsabili, è possibile limitare l'impatto delle bollette energetiche sul bilancio familiare, contribuendo anche alla riduzione dell'impatto ambientale.
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