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Cronaca

Vergognoso episodio per un cieco a Sardara: il cane guida al ristorante non entra

Vergognoso episodio   per un cieco a Sardara: il cane guida al ristorante non entra
Vergognoso episodio   per un cieco a Sardara: il cane guida al ristorante non entra
Laura Scarpellini

Pubblicato il 08 November 2019 alle 17:55

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Olbia, 8 novembre 2019 -Il cane molto spesso è parte integrante della famiglia italia, e viene considerato talvolta alla stregua di un componente umano del nucleo affettivo.

Senza voler scendere in considerazioni che finirebbero inevitabilmente troppo nel personale per ognuno di noi, esistono delle persone che hanno un legame molto particolare con il loro amico a quattro zampe, tanto da dipenderne in maniera molto evidente, irrinunciabile.

E' risaputo che la presenza dei nostri amici non è gradita a tutti malgrado l'ex ministra Brambilla, ora presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, si sia espressa molto chiaramente al riguardo, con delle direttive che sanciscano l'ingresso degli animali da affezione nei luoghi pubblici.

Nel caso specifico delcane guidache tassativamente deve accompagnare un non vedente, la legge consente che l'animale possa lsempre muovere con lui. Sui mezzi di trasporto e in tutti i locali pubblici.

Putroppo come riportato da Sardiniapost in rete, al signor Martino Pianti i52enne di Terralba non è andata proprio così quando si è visto negare l'ingresso nel ristorante aSardara perchè in compagnia del suo cane ‘Vita‘. Difronte al divieto alla famiglia che si voleva concedere una parentesi di svago al ristorante, al signor Martino non è restato altro da fare che ripiegare in un altro locale a Sanluri dove si è potuto accomodare la famiglia e il proprio cane guida al suo fianco.

Il quotidiano La Nuova Sardegna, ha riportato che il signor Pianti ha deciso raccontare l’episodio all’Unione ciechi di Oristano per evitare tali situazioni debbano ancora ripetersi ai giorni d'oggi. L'Italia dispone di una legislatura molto chiara in merito che debbono mettere da parte pregiudizi e preferenze alquanto superficiali.

La dignità di un uomo va oltre le proprie disabilità, e se può capirlo con il proprio inconsapevole supporto un "semplice" cane, perché riesce incomprensibile a colui che si sente al vertice del regno animale?