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Sardinia Anima Mundi, al via il Festival della ripartenza dopo gli incendi

“Cura" è la parola chiave di questa edizione. Nasce l’Associazione Montiferru.

Sardinia Anima Mundi, al via il Festival della ripartenza dopo gli incendi
Sardinia Anima Mundi, al via il Festival della ripartenza dopo gli incendi
Olbia.it

Pubblicato il 24 September 2021 alle 15:10

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Cuglieri. Dopo i terribile dramma degli incendi, che con tanta furia hanno distrutto nell'Oristanese oltre 20 ettari di patrimonio boschivo e ambientale, ingoiando tra le fiamme aziende, animali e case "è il momento di prendersi cura del territorio, ferito e danneggiato come mai prima d’ora”. Così ha dichiarato il sindaco di Cuglieri, Giovanni Panichi, con emozione durante la sentita conferenza stampa di presentazione del Festival Sardinia Anima Mundi oggi nel teatro dell’ex seminario.  Panchi haauspicato la ripresa per il territorio: “Ho un grande magone ad andarmene in questo momento, spero davvero che Cuglieri abbia la forza di ripartire presto. Dobbiamo farcela noi, con l’aiuto dei tanti volontari che ci hanno aiutati in queste settimane, mentre sono costretto a constatare la totale assenza di chi avrebbe dovuto aiutarci e non l’ha fatto, regione, unione comuni, istituzioni tutte”.

Cura. E’ questa la parola chiave intorno alla quale deve ruotare la reazione della comunità, a detta di tutti i partecipanti alla conferenza stampa. “Paura, disperazione, rabbia. Questi sono i sentimenti che ci hanno attraversati all’indomani dell’incendio. Una catastrofe, dalla quale molti scappano. Ma la nostra comunità vuole resistere e riprendersi, tutti uniti”, ha sottolineato l’assessora alla Cultura Maria Franca Curcu. “Il Festival è un’occasione aperta a tutti, un modo per dire che siamo pronti a rimboccarci le maniche: dobbiamo riconoscere di non aver saputo proteggere il territorio, ma ora vogliamo avviare una fase di cura e confidiamo nell’aiuto di tutti”.

“L’energia che si è messa in moto in questa occasione è encomiabile”, ha detto la direttrice artistica del Festival, Enedina Sanna. “Cura è davvero la parola chiave che caratterizza questa edizione: io, come curatrice di questa particolare edizione del festival, ho solo cucito e messo insieme i tanti pezzi, ispirandomi a Maria Lai e alla sua capacità di tessere e legare, così come noi stiamo legando la comunità e i luoghi, dall’olivastro millenario al chiostro e a tutti i luoghi simbolo di Cuglieri, dove sarà allestito il percorso dei saperi e di sapori.

Il Festival è l’occasione per presentare l’Associazione Montiferru, che si sta costituendo in questi giorni. “Sin dal giorno della catastrofe abbiamo pensato di non lasciare nulla di intentato per far rinascere il territorio”, ha detto Giovanni Galistu, referente dell’associazione. “Sono bastate poche ore di incendio per distruggere tutto. Qua non bisogna scappare ma ripartire: perché allora non sfruttare questa occasione?”, ha sottolineato, mentre Pierpaolo Arca, altro referente, ha ricordato che si è già ripartiti “con un corso di olivicoltura e analisi sensoriale per parlare della ripartenza degli uliveti”.

 

Un appello ad andare tutti nella stessa direzione, perché è l’unica possibile per poter ripartire, è arrivata da Gianluigi Bachetta, ordinario di Botanica all’Università di Cagliari e direttore dell’Orto Botanico di Cagliari. Alle competenze di Bachetta è affidata la cura dell’olivastro, che si spera di far tornare in vita. “L’olivastro – anzi olivastra perché tecnicamente è femmina -  ha molta più esperienza di noi in materia climatica, da due millenni sa bene come vanno le stagioni. Ora è in una fase di riflessione, sa bene che se emetterà polloni in questo momento probabilmente sarebbe fatica sprecata a causa del caldo e della siccità. Dobbiamo avere pazienza, unire gli sforzi e ottimizzare le energie, concentrarci sui progetti, per esempio ce ne sarà uno che prevede l’installazione di pozzi per garantire risorse idriche. Ora – ha detto Bachetta – bisogna rigenerare il territorio, favorire il recupero non solo degli uliveti ma anche dei muri a secco e delle abitazioni. E io ringrazio questa comunità per avermi dato l’opportunità di rendermi utile e spero di avere la forza di sostenere la rigenerazione del territorio di Cuglieri e del Montiferru”

 

Gli appuntamenti di oggi proseguono nel pomeriggio: alle ore 17 presso l’Olivastro millenario, si terrà un incontro tra musica, poesia, testimonianze, per una elegia che celebra il grande patriarca, simbolo della devastazione prodotta dagli incendi in tutto il territorio. Parteciperanno i musicisti Gianbattista Longu (violino) e Gianmatteo Zucca (chitarra classica), in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru.

 

In serata un momento di profonda riflessione sui temi dell’ecologia: alle 21 nel Chiostro dell’ex seminario sarà il canto dei cori di CuglieriSos Cantores” e “Su Cuncordu” ad introdurre e accompagnare la lettura di passi tratti dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Una serie di brani che invitano ad un nuovo rapporto tra umanità, natura e tutti gli esseri viventi. Le letture saranno affidate ad abitanti di tutte le età, a rappresentare la partecipazione dell’intera comunità.

 

 

Il festival proseguirà il 2 e 3 ottobre fra canti, teatro, poesie, musica, yoga, massaggi (in allegato il programma nei dettagli)

 

L’amministrazione ha ringraziato tutti coloro che hanno aiutato la ripresa del territorio, volontari, compagnia barracelli, associazione cacciatori, veterinari e tutti gli artisti che hanno garantito la loro presenza al festival.