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Cronaca

Sardegna: restrizioni sì, ma dopo il voto

Sardegna: restrizioni sì, ma dopo il voto
Sardegna: restrizioni sì, ma dopo il voto
Olbia.it

Pubblicato il 23 October 2020 alle 08:43

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Cagliari, 23 ottobre 2020 - I numeri del Coronavirus in Sardegna, benché in assoluto siano decisamente più contenuti rispetto ad altre Regioni più popolose (come la Lombardia), fanno paura. Ieri nuovo confronto tra il presidente della Regione Christian Solinas, maggioranza, opposizione e Comitato tecnico-scientifico sul da farsi, visto il nuovo record toccato ieri: +243 nuovi casi, una vittima e +28 ricoveri.

La linea che filtra dalle stanze cagliaritane sarebbe la seguente: non un lockdown come in primavera, ma una serie di misure mirate che avranno lo scopo di diminuire la circolazione delle persone e dunque del virus. Sì alle restrizioni dunque, ma solo dopo il voto: questo sarebbe il primo punto fermo. Poi, ecco le ipotesi sulle quali la Regione sta lavorando, tendendo presente che qualunque decisione venga presa sarà di concerto con il Governo Conte e i relativi Ministeri competenti (Salute, Trasporti, Pubblica istruzione etc). Una delle ipotesi al vaglio è una misura che vieti totalmente gli assembramenti: nessuna chiusura degli esercizi che somministrano alimenti (bar, ristoranti, gelaterie, pub, etc), ma orari e condizioni rigide come il divieto di consumo al banco/in piedi per tutta la giornata anziché dalle 18 come previsto dall'ultimo Dpcm emanato da Conte.

Poi, altro argomento importante: la scuola. L'ipotesi è consentire per le scuole superiori di secondo grado la didattica a distanza. L'effetto sarebbe quello di diminuire la pressione sui trasporti pubblici. Poi, no alle feste e alle sagre; sì alle cerimonie, ma senza invitati/pranzi/rinfreschi.

Altro ragionamento verrà fatto sugli ipermercati, per i quali si ipotizza la chiusura domenicale. In ogni caso, si lavorerà per tutto il fine settimana sui dati per emanare, eventualmente, tale nuova ordinanza solo dopo lunedì prossimo.