Thursday, 22 May 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 22 May 2025 alle 08:52
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi su lavoro e cittadinanza. Quattro quesiti riguardano la tutela dei lavoratori, mentre il quinto è incentrato sul diritto di accesso alla cittadinanza italiana.
Il referendum è abrogativo, quindi votando "Si" verrà cancellata la norma attuale mentre votando "No" si rimarrà in vigore. Perché la consultazione sia valida, è necessario che voti almeno il 50% più uno degli aventi diritto.
Il primo quesito punta all’abrogazione del decreto che ha introdotto il contratto a tutele crescenti per i lavoratori assunti dopo quella data. Se vince il sì, si torna alla normativa precedente che prevedeva il reintegro sul posto di lavoro in caso un giudice ingiusto il licenziamento.
Il secondo quesito riguarda le piccole imprese: si chiede l’eliminazione del tetto massimo all’indennità prevista per i licenziamenti senza giusta causa. L’obiettivo è permettere ai giudici di decidere liberamente l’ammontare del risarcimento, anche in aziende con meno di 16 dipendenti.
Il terzo riguarda i contratti a termine: si propone di ripristinare l’obbligo della “causale” per quelli inferiori a 12 mesi.
Il quarto tocca un tema delicato: la sicurezza sul lavoro negli appalti. Si chiede di estendere la responsabilità anche all'impresa appaltante nei casi di infortuni dovuti a rischi specifici dell’attività svolta, oggi esclusa dalla responsabilità solidale.
Infine, il quinto quesito propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per i cittadini extraeuropei maggiorenni per richiedere la cittadinanza. Restano invariati tutti gli altri requisiti.
Per la prima volta, anche gli studenti e lavoratori fuori sede potranno votare nel luogo dove risiedono temporaneamente, senza dover tornare al comune di residenza. Gli italiani all’estero voteranno per corrispondenza.
I partiti di opposizione, tra cui PD e M5S, invitano a votare “Sì” su tutti i quesiti. Dall’altra parte, molti esponenti della maggioranza di governo chiedono l’astensione, strategia che mira a non far raggiungere il quorum limitando di fatto la partecipazione popolare.
Secondo un sondaggio, solo il 60% degli italiani è a conoscenza del referendum, i promotori infatti sostengono che le istituzioni diano volontariamente una scarsa informazione sull'argomento, nonostanti tocchi punti cruciali della vita e del lavoro.
Nel caso in cui non venga raggiunto il quorum, le norme oggetto di referendum resteranno in vigore. Se invece il quorum sarà superato, l’esito del voto sarà vincolante e determinerà l’abrogazione o la conferma delle norme secondo la volontà popolare.
22 May 2025
22 May 2025
22 May 2025
22 May 2025
21 May 2025
21 May 2025
20 May 2025
20 May 2025
20 May 2025
20 May 2025
20 May 2025