Friday, 29 March 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Olbia, turisti in panne: "come facciamo a venire senza protocolli?"

Olbia, turisti in panne:
Olbia, turisti in panne:
Olbia.it

Pubblicato il 07 May 2020 alle 16:03

condividi articolo:

Olbia, 07 maggio 2020 - Il turismo, in questa fase 2 dell'emergenza Coronavirus, è una grande incognita per tutti. Anche se alberghi e case vacanze sono pronti ad aprire, anche se c'è una grande voglia di ripartire, non si sa ancora come sarà possibile spostarsi da una Regione all'altra sia per fare turismo, sia per andare a trovare la propria fidanzata o un proprio parente.

Particolarmente pesante l'incognita dei turisti che hanno già pagato parte del soggiorno oppure hanno già prenotato il volo. Il desiderio di sostenere la Sardegna è forte, ma va fato in sicurezza e anche i vacanzieri ne sono più che consapevoli.

"Adoro la Sardegna e anche questa estate il 16 giugno ho prenotato 15 giorni in una casa e già pagato volo - racconta una turista -. Ho visto che il Sig. Solinas ha dichiarato che per venire in Sardegna vuole che ognuno di noi faccia tampone una settimana prima di partire per dimostrare che siamo negativi al Covid, ma come ben potete capire sembra impossibile farlo sia in ospedale che privatamente oltre al costo alquanto eccessivo".

Il non sapere come ci si potrà spostare è un problema non di poco conto. La ripartenza è probabilmente l'unica maniera per non soccombere, ma come fare? "Se sto male non parto di certo perché in aeroporto già mi provano temperatura e se ho febbre non mi fanno partire - spiega la turista -. Detto questo vorrei capire come alcuni di noi turisti che credo portino risorse alla regione riescano venire con queste procedure".

Procedure che, al momento, non ci sono. Fino a oggi si è parlati di ipotesi: passaporto sanitario, tampone alla partenza, certificato, test rapido, test sierologico, e così via all'infinito. Idee, ipotesi, desideri, ma non protocolli concreti.

A oggi, 7 maggio 2020, non si sa né quando saranno riaperti porti e aeroporti, né come saranno riaperti, né con quali procedure sarà possibile viaggiare.

In questo stato di totale incertezza, con la Regione che prova a correre e il Governo che frena (e tace), a molti turisti non resterà che annullare la vacanza. Con buona pace di una stagione turistica che, forse, potrebbe essere se non recuperata quanto meno "mezza salvata dal tracollo".