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Pubblicato il 22 July 2019 alle 15:20
Olbia, 20 luglio 2019 - Dal 19 luglio, presso il Museo Archeologico si è dato il via all'evento più atteso dai giovani olbiesi e non solo: si tratta della seconda edizione della Tattoo Convention.
Un' occasione per la città, questa, che si ripete una volta l'anno, rendendo Olbia una vera e propria attrazione per i turisti.
Alla convention erano presenti artisti da ogni angolo del mondo: Miami, Italia, Giappone, Norvegia e così via.
L'ambiente movimentato e allegro ha senz'altro contribuito ad attirare un maggior numero di persone all'evento; appena entrati si poteva sentire l'odore penetrante dell'inchiostro e il ronzio delle macchinette.
Una delle peculiarità della convention è stata il lasciare spazio alle tradizioni: all'ingresso erano presenti dei pannelli informativi dove i visitatori potevano leggere la storia delle più antiche tecniche di tattoo.
In particolare, ecco la storia dei primi uomini in Birmania che si tatuavano, non per questioni estetiche o decorative, ma come difesa contro gli animali più pericolosi.
Gli stili degli artisti presenti alla convention erano tra i più vari: dal traditional, all'old school, realistici ma anche horror e cartoon.
Un particolare degno di nota è stato lo spazio che è stato interamente dedicato alle tecniche di tatuaggio più antiche e originali: il maori e tebori, rispettivamente da Nuova Zelanda e Giappone.
Agli artisti specializzati in questo tipo di tatuaggio era riservata una stanza a parte e, visitando la convention, si può capire facilmente il perché: l'atmosfera era completamente differente dal resto manifestazione; in quella stanza l'atto di tatuare ed essere tatuati non si limitava a puro scopo ornamentale, ma era qualcosa di più profondo, una connessione tra l'ago, la pelle e una cosa più alta, quasi assoluta.
Ad accompagnare tutto questo, la sera il pubblico ha potuto intrattenersi con movimentati dj set, concerti di artisti locali e non, e perfino una variopinta esibizione pirotecnica.
La città di Olbia è stata colorata non solo dall'inchiostro di questi talentuosi artisti, ma anche dalla bellezza della varietà di nazionalità, lingue e stili. Varietà che, per quattro giorni è stata incorporata in un' unica, grande passione.
Ieri, l'evento clou con Mahmood e i Subsonica che hanno riempito la notte con il loro sound. Il concerto è stato un successo: migliaia e migliaia di giovani e meno giovani si sono ammassati al Molo Brin per ascoltare due artisti di fama nazionale.
Mahmood, reduce dal successo di Sanremo con la sua canzone "Soldi" e poi si Subsonica, ormai l'unica vera rockband italiana.
L'Olbia Tattoo Show continuerà oggi con il concerto di Nanni Groove Trio e quelli di Luca Martelli Ride Gorilla (batterista dei Litfiba).
Domani la chiusura con la serata dj Nuovo Parco.
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