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Olbia, sanità e territorio: ecco i punti principali trattati oggi

La manifestazione terminata all'ospedale Giovanni Paolo II

Olbia, sanità e territorio: ecco i punti principali trattati oggi
Olbia, sanità e territorio: ecco i punti principali trattati oggi
Giada Muresu

Pubblicato il 17 September 2022 alle 14:36

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Olbia. Si è conclusa poco prima delle 13 la manifestazione sulla sanità gallurese, partita da piazza Nassirya e terminata davanti all'ospedale Giovanni Paolo II. Una vertenza sentita da molti primi cittadini galluresi, dai sindacati, da alcuni consiglieri comunali e regionali, da infermieri e medici, dalle associazioni di volontariato e da molti cittadini di Olbia. Al centro un tema fondamentale: la Sanità che da tempo è in crisi, in città così come in tutta la Gallura e Sardegna.

E' stato un susseguirsi di interventi mirati ad esporre i reali problemi della sanità gallurese: in primis l'assenza di personale medico, fino a passare ai turni estenuanti e sottopagati di medici ed infermieri, al Pronto soccorso di Olbia al collasso dopo la crisi epidemiologica e dopo un'estate da record di presenze, alle lunghe liste d'attesa per visite mediche e interventi chirurgici, alla chiusura di alcuni reparti negli ospedali dell'alta Gallura, come il Paolo Dettori di Tempio e il Paolo Merlo di La Maddalena, si è parlato anche della chiusura delle Guardie mediche turistiche, proprio per l'assenza di personale.

Mirko Idili (CISL): "L'offerta sanitaria territoriale ancora oggi non è adeguata ai bisogni dei cittadini. Con questa manifestazione stiamo dando un segnale forte perchè la Gallura era l'unico territorio a non essere ancora sceso in piazza per la tutela della salute. Serve un tavolo al quale partecipino sindaci, parti sociali, politici per costruire un'offerta sanitaria autorevole".

Luisa Di Lorenzo (CGIL): "Il personale sanitario è allo stremo delle loro forze, spesso costretti a non fare i sacrosanti riposi, ferie. Vorrei anche portare alcuni dati: il 17% della popolazione gallurese è rappresenatta da ultra settantenni, persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria, bisogno di ricevere risposte adeguate alle loro necessità. Sempre in Gallura ci sono 5 mila persone che usufruiscono dell'indennità dell'accompagnamento, persone che hanno dei problemi e che spesso rinunciano a curarsi. Il dato più allarmante è l'assoluta mancanza di prevenzione e in questi casi i malati sono destinati ad aumentare: servono screening gratuiti. Mancano medici di base, pediatri, strutture residenziali per anziani non autosufficienti. I nostri medici sono sottopagati per le loro professionalità".

Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena e Presidente della conferenza socio-sanitaria: "La sanità è di tutti! E' arrivato il momento di alzare la voce. Qui si contesta la mancanza di reazione su delle situazioni che dovevano essere affrontate per esempio le Guardie mediche turistiche. La sanità va ridisegnata. Questa iniziativa deve arrivare a Cagliari per far si che qualcosa cambi".

Daniel Deiana (UIL): "La Gallura merita un servizio sanitario pubblico alla pari di altri territori. E' impensabile che esistano questi tipi di strutture: ospedali sottodimensionati. Questa manifestazione è solo la prima di tante altre: sanità come infrastrutture ed energie".