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Olbia, Rosa Bechere: riprendono le ricerche del corpo nelle acque del golfo

Controlli a terra e in mare anche nei pressi dell’isola di Mezzo

Olbia, Rosa Bechere: riprendono le ricerche del corpo nelle acque del golfo
Olbia, Rosa Bechere: riprendono le ricerche del corpo nelle acque del golfo
Olbia.it

Pubblicato il 17 December 2025 alle 14:00

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Olbia. Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca per la 62enne Rosa Bechere, la pensionata disabile scomparsa il 25 novembre 2022 e di cui non si hanno più notizie. Le attività sono in corso sia via terra sia via mare e si concentrano in particolare nello specchio d’acqua antistante al Golfo di Olbia e nell’area dell’isola di Mezzo.

Le ricerche sono coordinate dalla Procura generale presso la Corte d’appello di Sassari, che il mese scorso ha disposto la riapertura del fascicolo, e sono seguite dal pubblico ministero di Tempio Pausania, Alessandro Bosco, presente sul posto. Alle operazioni partecipano i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, i Cacciatori di Sardegna, la Guardia costiera e i sommozzatori.

La scomparsa della donna è al centro di un procedimento penale che vede iscritte nel registro degli indagati due persone: M. G. Meloni, 45 anni, e il compagno G. Beccu, di anni 52, accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Rosa Bechere era la compagna di Davide Iannelli, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Tony Cozzolino, avvenuto a Olbia.

Nelle settimane precedenti l’attività investigativa si è intensificata anche sul fronte degli accertamenti tecnici. Gli specialisti del Ris di Cagliari avevano effettuato nuovi rilievi nelle abitazioni in uso alla coppia indagata, sia a Olbia sia nella frazione di Su Canale, nel territorio comunale di Monti. I due indagati, amici della donna scomparsa e del suo compagno, sono assistiti dagli avvocati Angelo Merlini e Giampaolo Murrighile e hanno sempre respinto ogni addebito, dichiarandosi estranei ai fatti.

Un passaggio ritenuto rilevante dagli inquirenti riguarda gli esiti delle analisi su alcune tracce rinvenute all’interno di un’auto riconducibile a uno degli indagati. Come confermato lo scorso 15 dicembre, i campioni prelevati dai Ris di Cagliari sono risultati compatibili con sangue umano. Le tracce erano state individuate durante una perquisizione eseguita nella serata del 27 novembre a Olbia, che aveva interessato anche una Fiat Punto parcheggiata nei pressi di un’abitazione di via Pietro Aretino. Le evidenze, emerse sui sedili del veicolo e risultate positive al luminol, sono state successivamente analizzate in laboratorio.

Secondo l’ipotesi investigativa attualmente al vaglio della Procura, il corpo di Rosa Bechere potrebbe essere stato trasportato in automobile fino a una zona di Olbia, in prossimità di un porticciolo, per poi essere caricato su una piccola imbarcazione e gettato in mare. Ricerche in mare erano già state effettuate nel 2023, ma non avevano interessato lo specchio d’acqua vicino all’isola di Mezzo, ora al centro delle nuove verifiche.