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Cronaca

Olbia, mascherine obbligatorie: mamma protesta alla Diaz

Olbia, mascherine obbligatorie: mamma protesta alla Diaz
Olbia, mascherine obbligatorie: mamma protesta alla Diaz
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 November 2020 alle 12:20

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Olbia, 07 novembre 2020 - Un cartello in mano, tante cose da dire e un dubbio galoppante: ma è proprio necessaria la mascherina in una scuola dove tutti i protocolli vengono rispettati?

A chiederselo è una madre olbiese, che chiameremo Cecilia. Ieri mattina, primo giorno in cui è diventata obbligatoria la mascherina all'interno delle classi, Cecilia si è presentata all'ingresso dell'Armando Diaz di Olbia con un cartello: "Mio figlio oggi non entra perché la mascherina tutto il giorno è un abominio". Nessuno le ha chiesto perché protestasse, nessuno si è avvicinato per domandare quali fossero le sue ragioni, nessuno ha contestato la sua opinione: solo un ragazzino, vedendo il cartello, ha espresso parole di sostegno.

Cecilia è una delle tante madri e dei tanti padri che si domandano se è giusto far tenere la mascherina ai giovanissimi studenti delle medie per tutta la durata delle lezioni. "Il decreto - spiega Cecilia - non è chiaro: viene applicato ad interpretazione. Mio figlio è preoccupato, ma pur di andare a scuola si 'sottomette', ma ha difficoltà a respirare. La Diaz è una scuola che ha fatto di tutto per rispettare le misure di sicurezza stabilite, ma il nuovo decreto non tiene conto di tutto questo. Perché i ragazzi devono tenere la mascherina quando sono seduti e c'è il metro di distanza tra un banco e l'altro?", si chiede Cecilia.

Sostanzialmente, per la madre olbiese ci potrebbe essere la possibilità - per le scuole che rispettano tutte le normative anti-Covid come la Diaz ("hanno fatto un lavoro ottimo", sottolinea) - di non usare perennemente la mascherina in classe.

Cosa dice il decreto? Il Dpcm del 3 novembre afferma questo: "L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina".