Olbia, 07 Agosto 2014 - Semplice guasto a una tubazione o scarico abusivo? Ancora non si sa da cosa sia generato lo sversamento di liquami nel rio Siligheddu, ma di certo i cittadini che abitano in zona non ne possono davvero più. Da circa un mese, il rio Siligheddu è "protagonista" di miasmi a dir poco nauseabondi. La colpa è di un possibile sversamento di acque nere all'incirca all'altezza dell'Ipia. La segnalazione ci è pervenuta da un residente della zona, il signor Benedetto A., il quale sollecita l'intervento della Polizia Locale di Olbia. "
Da circa un mese nel Rio Siligheddu vengono effettuati versamenti di liquami fognari - racconta il cittadino Benedetto A. -.
Lo scempio ha luogo all'incirca all'altezza dell'I.P.I.A., in ogni caso dopo il ponte di via Tre Venezie, in quanto lì l'acqua è ancora limpida, mentre più a valle diventa torbida ed ha un odore nauseabondo, che costringe a tenere le finestre chiuse. La situazione è già stata notificata alle autorità competenti ( reparto di Polizia Ambientale ) ma ancora niente è stato fatto per risolvere il problema che è generato o da un guasto o da scarichi abusivi". Il problema non è chiaramente solo l'odore nauseabondo provocato dai liquami. Queste sostanze maleodoranti, infatti, vengono trasportate dal Rio Siligheddu fino al mare, precisamente fino a Via Redipuglia e al suo lungomare. "
Il Rio Siligheddu porta così i liquami fognari fino al mare, e infatti basta anche passeggiare sul lungomare di via Redipuglia per apprezzare il classico odore di fogna, degno di una città del terzo mondo - sottolinea il cittadino -.
E' veramente vergognoso che il Comune tolleri una situazione del genere: si parla di igiene pubblica e manutenzione dei canali, che dopo il 18/11 dovrebbe essere effettuata con estrema cura. Fino a due mesi fa le acque eano limpide e pulite, poi è iniziato lo scempio che dura tuttora, trasformando il Rio Siligheddu in una fogna a cielo aperto. Urge un intervento immediato per riportare la situazione alla normalità".
Guarda il video esclusivo cliccando qui. (in copertina: rio Siligheddu a monte del tratto "incriminato")