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Olbia, una scelta di vita: ecco la storia di Giulio Meniconi

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Olbia, una scelta di vita: ecco la storia di Giulio Meniconi
Olbia, una scelta di vita: ecco la storia di Giulio Meniconi
Laura Scarpellini

Pubblicato il 12 April 2021 alle 06:00

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La vita ha più fantasia di noi. Alla fine tocca decidere se accettare la sua sfida o meno. Giulio Meniconi l'ha fatto. Olbia. Il fascino che esercita la Sardegna sui suoi visitatori è indicibile. Spesso i residenti sono così assuefatti alle sue bellezze da non comprendere l’effetto che questa meravigliosa terra possa fare a chi non vi è nato. E’ il caso questo anche del romano Giulio Meniconi che fin da piccolo con gli zii veniva a passare le vacanze, in terra sarda: “Venivo in vacanza a Santa Teresa di Gallura, e sono uno di quei pochi fortunati che razzolavo nella sabbia della spiaggia rosa, quando ci si poteva ancora approdare in barca. Crescendo ho iniziato a venire in Sardegna in vacanza con i miei genitori sempre in zona Palau Cannigione. Poi è arrivata  la fortuna di fare l’animatore nei villaggi turistici sulla costa della Sardegna, Cala Ginepro, Isola Rossa, Cala Gonone. Con il tempo miei occhi iniziavano a scoprire sempre di più questa terra ancora selvaggia alla mia vista. Mi innamoravo sempre di più del mare, della visuale del cielo, del vento, delle rocce, dei paesaggi meravigliosi che nessuna foto al mondo, e nessuna parola poteva eguagliare”.  Giulio Meniconi racconta dei suoi viaggi con la sua amata moto, con cui si divertiva sulle  meravigliose strade della Sardegna fatte di  asfalti perfetti sulle strade meno trafficate, senza buche, senza troppi incroci, Il confronto con la vita caotica di Roma, con il suo traffico, ingorghi smog e confusione, era sempre ricorrente.  “Un giorno mi è capitata una occasione di una casa vicino Olbia, una casa sarda, fatta di granito e dei primi del novecento, tutta da ristrutturare. Un prezzo vantaggioso, per cui l’ho acquistata pensando di venire ad invecchiare per la pensione in Sardegna. Poi un bel giorno la vita mi ha messo davanti ad una scelta importantissima: imbottigliato nel traffico romano da oltre un’ora e mezza, bloccato tra macchine e lamiere, alzo il telefono e chiamo tutta la mia famiglia. Ho avvertito tutti che il mio tempo là era scaduto. Dal giorno alla notte ho lasciato tutto, famiglia, sorella e nipoti, ragazza, e tutte le mie sicurezze”  E così Giulio Meniconi prende un furgone e carica tutta la sua vita, trasferendosi nella casa di Olbia, ancora tutta da ristrutturare. “Nella mia casa abbandonata senza finestre porte riscaldamento senza bagno ne cucina avevo solo il tetto sano che mi separava dal cielo più bello che abbia mai visto in vita mia: quello notturno della Sardegna”. Giulio Meniconi a questo punto inizia a scoprirsi un uomo diverso da quello che conosceva: “Mai andato in barca, mai avuta la passione per la barca, ma avevo conseguito la patente nautica qualche anno prima per gioco, e così dopo aver messo il pavimento in terra, costruito fognature, tirare su muretti e mettere almeno le persiane, passa il primo anno in Sardegna. Ricordo che a gennaio dentro casa mia dentro c’erano 2 gradi. Ma io ero forte, e orgoglioso della mia scelta” Poi finalmente ecco arrivare la stagione estiva che in Sardegna rende ancora di più tutto magico, tra il clima splendido, la natura che si colora di tinte meravigliose e la brezza marina. “ La prima estate utile ho iniziato a lavorare con le imbarcazioni, e ho subito capito che il  lavoro si stava facendo  sempre più interessante, e ben retribuito. Tanto appagante che ho deciso di farne la mia scelta di vita”. Insomma Giulio Meniconi dopo aver passato momenti difficili e aver patito un terribile freddo invernale senza riscaldamenti e senza acqua calda, e senza nessuna delle sicurezze tutto sembra ripagarlo di tali sofferenze: “Sono passati 4 anni in Sardegna e oggi sono comandante di imbarcazioni vela e motore fino ai 25 mt. Mi sento sempre più integrato nella società e nella meravigliosa terra che è la Sardegna. Il mio orgoglio per la scelta fatta è davvero immenso. Posso dire di essere passato dal nulla a tutto. Felicità spensieratezza qualità di vita eccelsa, buon cibo e vita serena senza inquinamento. Mi sento di dire: grazie Sardegna. Voglio dare un grande segnale di speranza con la mia esperienza di vita, a chi fugge da una realtà che non lo appaga più, o per coloro che smettono di lottare in cerca di un futuro migliore”. Una bella storia in cui quando la vita ci lancia il guanto di sfida dipende da noi se raccoglierlo, o meno. Capitano Giulio Meniconi, buon vento!