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Cronaca

Olbia, Febbre del Nilo: ecco come difendersi

Olbia, Febbre del Nilo: ecco come difendersi
Olbia, Febbre del Nilo: ecco come difendersi
Olbia.it

Pubblicato il 23 October 2018 alle 10:45

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Olbia, 23 ottobre 2018 - La febbre del Nilo (West Nile Disease) preoccupa, più che altro per la diffusione dei focolai che, a Olbia, coinvolgono anche il cuore verde della città: il Parco Fausto Noce. Qui è stato trovato positivo al virus un esemplare di cornacchia: specie diffusa nel territorio e che adora il grande parco cittadino.

Questo non è il primo focolaio olbiese: un cavallo è stato trovato positivo al virus nella zona di Rudalza qualche settimana fa. L'attenzione delle autorità è massima. Il virus può essere trasmesso solo attraverso le zanzare: l'80% delle persone infettate non presenta sintomi, il 20% presenta sintomi simili all'influenza (febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei), mentre solo nello 0,06% dei casi sono presenti sintomi neurologici (encefalite, meningoencefalite o paralisi flaccida).

Come si legge nella brochure dell'Ats Sardegna "Febbre del Nilo: conoscerla e prevenirla", non esiste una "terapia specifica" per questa malattia: "i trattamenti sono mirati alla cura dei sintomi della malattia, che per lo più scompaiono dopo qualche giorno. Solo nei casi più gravi è necessario il ricovero in ospedale".

Per tenere sotto controllo il virus è molto importante il monitoraggio: "Per capire se e dove il virus sta circolando è prevista una doppia sorveglianza: sugli insetti e sugli uccelli". Chiunque avvisti uccelli morti può contattare l'Assl Olbia a questi numeri: 0789-552 144/200/145.

Importantissima è la prevenzione. Questi sono i consigli dell'Ats Sardegna (alcuni sono prescritti anche dalle recenti ordinanze emanate dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi):

  • all'aperto utilizzare repellenti contro gli insetti;
  • schermare porte e finestre con zanzariere;
  • svuotare di frequente sottovasi, copertoni, bacinelle e altri contenitori in cui è presente acqua stagnante;
  • cambiare spesso l'acqua delle ciotole per animali;
  • verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite;
  • coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l'acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere;
  • trattare con prodotti larvicidi, ogni 15 giorni circa, tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e di ristagno;
  • tenere le piscine per i bambini vuote e coperte quando non sono in uso;
  • eliminare da stabili e abitazioni eventuali ripari dove possono annidarsi volatili infetti (come i piccioni).