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Olbia fa suo l'Astra: il sogno del teatro diventa realtà

Nuova vita per il teatro progettato dall'architetto cagliaritano Ubaldo Badas

Olbia fa suo l'Astra: il sogno del teatro diventa realtà
Olbia fa suo l'Astra: il sogno del teatro diventa realtà
Olbia.it

Pubblicato il 23 July 2025 alle 11:20

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Olbia. Un momento atteso da tantissimi olbiesi è finalmente arrivato. Con la firma apposta dalla famiglia Bagatti e il Sindaco Settimo Nizzi, davanti al notaio Luca Pinna, ieri mattina il Comune di Olbia è diventato proprietario del Cinema Astra, lo storico edificio diroccato di via Padova che svetta sulla piazza Mercato e che presto rinascerà come primo teatro della città.

L'operazione, del valore di 960mila euro, rappresenta molto più di un semplice acquisto immobiliare. È il primo tassello di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana che promette di trasformare radicalmente il volto del centro storico olbiese, dall'asse di via Regina Elena e via Padova fino a via Pisa, piazza Mercato e via Acquedotto.

 Il Cinema Astra non è solo un edificio: è un pezzo di storia cittadina riconosciuto ufficialmente come bene di interesse culturale particolarmente importante. Progettato dall'architetto cagliaritano Ubaldo Badas e inaugurato il 5 dicembre 1953, per oltre trent'anni è stato il cuore pulsante della vita culturale e sociale di Olbia. Con i suoi originari 900 posti a sedere, le sue sale hanno accolto non solo proiezioni cinematografiche, ma anche spettacoli teatrali, concerti ed eventi che hanno visto protagonisti artisti del calibro di Claudio Villa e Johnny Dorelli. Durante il periodo di carnevale, l'edificio si trasformava addirittura in sala da ballo, con le sedute della platea temporaneamente rimosse per fare spazio ai festeggiamenti.

La chiusura negli anni Ottanta ha segnato l'inizio di un lungo declino. Il maestoso edificio di 2.500 metri quadrati si è progressivamente deteriorato, subendo anche tre gravi incendi nel 2002, 2005 e 2006, trasformandosi in un simbolo del degrado urbano che ha caratterizzato questa porzione del centro storico. Eppure, nonostante il deterioramento, l'Astra ha mantenuto intatti i suoi caratteri architettonici distintivi, quasi a voler attendere questo momento di rinascita.

L'acquisizione dell'Astra si inserisce in una visione più ampia di rigenerazione del tessuto urbano. Il primo cittadino di Olbia ha più volte sottolineato come questo intervento rappresenti solo l'inizio di una trasformazione che interesserà l'intero centro storico. La presenza del vincolo della Soprintendenza, che inizialmente poteva sembrare un ostacolo, si è rivelata un'opportunità permettendo al Comune di negoziare un prezzo inferiore alle iniziali previsioni di due milioni di euro, lasciando quindi risorse aggiuntive per la fase progettuale e per gli interventi complementari di riqualificazione dell'area.

Il riconoscimento del valore architettonico dell'Astra da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro non è casuale. Come sottolineato nella relazione storico-artistica ufficiale, Ubaldo Badas è considerato "uno dei più importanti architetti sardi del XX secolo" e "un importante esponente del Razionalismo Italiano". La sua ricerca progettuale rappresenta "uno degli esempi più significativi delle sperimentazioni del Movimento Moderno in Sardegna", collocandosi "all'interno della scuola del razionalismo italiano" come progettista di alcuni degli edifici pubblici più rilevanti del secondo dopoguerra in Sardegna.

Il nuovo teatro Astra rappresenterà una svolta per l'offerta culturale cittadina. La gestione affidata a una fondazione specializzata garantirà professionalità e continuità nell'offerta culturale, mentre il mantenimento del nome storico "Astra" testimonierà il rispetto per la memoria e l'identità del luogo.