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Olbia, elezioni presidente AMP: l'Operazione Nizzi non va in porto

Finisce in parità la votazione in Consiglio di amministrazione

Olbia, elezioni presidente AMP: l'Operazione Nizzi non va in porto
Olbia, elezioni presidente AMP: l'Operazione Nizzi non va in porto
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 June 2022 alle 15:05

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Olbia. Finisce con una rumorosa parità la votazione per l'elezione del presidente dell'Area Marina Protetta Punta Coda Cavallo. Una parità tra l'ex ammiraglio della Guardia Costiera Aurelio Caligiore, delegato del Comune di Olbia su decreto sindacale firmato dal sindaco Settimo Nizzi, e la sindaca di San Teodoro Rita Deretta. Una situazione, questa, mai vissuta dall'AMP gallurese e che dovrà essere dipanata dagli organi competenti a cui l'ente si rivolgerà con un questito.

Dunque, per ora, l'Operazione Nizzi - ovvero di mantenere la presidenza dell'ente di protezione ambientale per 10 anni complessivi e consecutivi, a dispetto di una prassi consolidata - non è andata in porto. Da sempre, cioè sin dagli albori, i tre Comuni facenti parte del consorzio hanno stabilito l'alternanza della presidenza: ogni cinque anni, il testimone passa a un altro Comune. Quest'anno, il sindaco di Olbia Nizzi ha voluto "cambiare" le carte in tavola: dopo aver avuto la presidenza durante la scorsa consigliatura archiviata a ottobre 2021, il sindaco di Olbia ha deciso di volere altri 5 anni di presidenza con un ex militare, sicuramente dotato di un curriculum eccezionale, ma "esterno" rispetto al territorio. Il tutto senza considerare la prassi dell'alternanza e anche il giusto spazio che meritano gli altri Comuni che fanno parte del Consorzio di tutela.

Secondo tale prassi, i prossimi cinque anni spettano al Comune di San Teodoro, quindi alla sindaca Deretta o a un eventuale delegato da lei nominato. Perché è finita in parità? Perché i voti dei membri del CdA non hanno lo stesso valore, ma rispecchiano le quote dell'ente: Olbia ha il 50% delle quote, Loiri Porto San Paolo e San Teodoro hanno rispettivamente il 25%. Il voto del Comune di Olbia vale uno, mentre quelli di San Teodoro e Loiri Porto San Paolo valgono la metà. Ecco il motivo della parità: uno a uno tra Caligiore e Deretta, ma con una differenza sostanziale. Che Caligiore ha ottenuto un solo voto, quello di Olbia, e Deretta ha ottenuto due voti.

Fino a questa votazione, non si era mai posto il problema del voto con metà valore perché la rotazione della presidenza era stata sempre rispettata e il nuovo presidente veniva votato sempre all'unanimità.

Altro aspetto da considerare, è il dove si trovano le attività economiche che ruotano intorno all'AMP Tavolara: la maggior parte insistono su San Teodoro e Loiri Porto San Paolo.

Porto San Paolo, per di più, ha tutta la fascia di costa compresa all'interno dell'area di protezione ambientale al contrario di San Teodoro, che ha una buona parte, e di Olbia. Insomma, alla base c'è proprio una questione di rappresentatività dei territori. Nessuno ha da ridire sul curriculum dell'ex ammiraglio Caligiore, ma non sempre le decisioni prese "in solitudine" in Corso Umberto trovano sponda. Soprattutto fuori Olbia.