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Olbia, ecco “I Senza Quinte” un’associazione per promuovere la cultura teatrale

L’intervista al fondatore e regista Claudio Laconi

Olbia, ecco “I Senza Quinte” un’associazione per promuovere la cultura teatrale
Olbia, ecco “I Senza Quinte” un’associazione per promuovere la cultura teatrale
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 28 April 2024 alle 06:00

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Olbia. L’associazione culturale “I Senza Quinte” nasce a Milano nel 2000 ad opera dell’attore e regista sardo Claudio Laconi, con l’intento di portare il teatro fuori dagli spazi teatrali, per poi divenire una vera e propria scuola di recitazione per adulti e bambini a Olbia nel 2003, anno in cui Claudio torna a vivere nella sua amata Isola. Il suo percorso di studi lo aveva visto infatti, dopo un primo approccio al mondo teatrale nell’82, seguire diversi seminari e laboratori fino al trasferimento prima a Londra e poi a Milano per frequentare delle scuole professionali in quest’ambito.

Nonostante le iniziali difficoltà riscontrate nella promozione della cultura teatrale sul territorio poiché poco conosciuta, è riuscito a costruire una realtà che negli anni è cresciuta sempre di più sino ad arrivare ad essere una scuola ambita per tutti coloro che desiderano fare un’esperienza non solo per imparare a recitare, ma anche di crescita personale importante. Spiega infatti Claudio: “Iniziare un percorso per capire il mondo della recitazione e in cosa consista è una grande opportunità in quanto molti abbiano di questa realtà un’idea astratta. Recitare non significa solo imparare a memoria una parte, ma fare un percorso formativo che riguarda lo studio della vita. Scoprire noi stessi e quello che possiamo trasmettere non solo con la voce ma con corpo, sentimenti ed emozioni, approfondendo la conoscenza di aspetti che spesso trascuriamo nella vita quotidiana, per poi scoprire che fanno parte di noi e sono capacità che aspettano solo di essere sviluppate ed espresse”.

Al regista Laconi piace variare nella scelta delle sue rappresentazioni teatrali. Gli spettacoli vanno dal drammatico al comico e riguardano tematiche varie e diversificate tra loro. Inoltre sono state portate in scena anche sue originali composizioni come atti unici. Il lavoro con i bambini invece riguarda principalmente opere tratte dalle fiabe classiche. Tutto ciò con feedback del pubblico estremamente positivi. Il suo è un modo di fare teatro in forma moderna ma che cerca di includere momenti con il lavoro del corpo e con la musica per toccare le corde dei sentimenti. “Faccio poco affidamento sulle soluzioni esteriori come scenografie e luci caratteristiche di molti tipi di spettacoli contemporanei per dare maggiore rilevanza alla credibilità dell’attore in scena" riferisce Claudio. 

In estate, tra giugno e luglio, ci saranno i saggi di fine anno de “I Senza Quinte” con grandi sorprese per il pubblico.