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Olbia, è arrivato il granchio blu: la paura dei mitilicoltori

Avvistato granchio blu presso il Parco Fausto Noce

Olbia, è arrivato il granchio blu: la paura dei mitilicoltori
Olbia, è arrivato il granchio blu: la paura dei mitilicoltori
Olbia.it

Pubblicato il 22 August 2023 alle 11:00

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Olbia. Il granchio Blu è arrivato anche nella nostra città. È stato infatti avvistato qualche giorno fa nel canale del Parco Fausto Noce e in seguito anche nella spiaggia Lido del Sole. Da qualche mese si parla della pericolosità di questo esemplare, originario del continente americano: è un crostaceo onnivoro e piuttosto aggressivo che si nutre di tutto ció che riesce a catturare, si è adattato a clima mediterraneo creando danni per l’itticoltura e per la coltivazione dei molluschi. È in grado di rovinare reti da pesca e introdursi negli allevamenti di pesci e di altri animali acquatici danneggiandoli. È importante perció saperlo riconoscere e aiutare i milicoltori ad eliminarlo. 

Questo ciò che riporta l'associazione nazionale Unci Agroalimentare in merito all'avvio della fase operativa di contrasto all'invasione di questo animale nei mari italiani: “La campagna di contrasto all'invasione del granchio blu nei mari italiani diventa operativa. L'obiettivo è limitare i danni provocati da questa specie proveniente dall'Atlantico del Nord e cercare di trasformarla in una risorsa”.

Così dichiara Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare: “Dopo essere stati tra i primi – ha proseguito il numero uno dell'associazione di settore del mondo cooperativistico – a sollevare, insieme alle imprese aderenti e ai nostri pescatori, il pericolo rappresentato dalla presenza in acqua del crostaceo alieno, che si è rapidamente diffuso nel Mediterraneo, evidenziando le ricadute negative per le attività ittiche e gli equilbri delle catena alimentare, a causa della sua capacità predatoria, il caso del granchio blu è finalmente diventato questione di rilievo per istituzioni pubbliche, politica e mass media. Grazie al governo nazionale si è riusciti a mettere in piedi un piano di intervento per la gestione del problema, con l'intento di creare nuove opportunità per il comparto ittico, attraverso la cattura sistematica e la commercializzazione della specie killer, la cui carne è considerata pregiata e prelibata. E' tempo dunque di entrare nel vivo delle operazioni con la pubblicazione del decreto, che consente l'utilizzo di attrezzi appositi. L'autorizzazione sarà rilasciata a tutte le imprese di pesca e acquacoltura che ne faranno richiesta. Si potrà così tenere sotto controllo la specie, sradicandola dalle nostre acque, e fornire informazioni utili per predisporre ulteriori azioni di contenimento di questo predatore. Gli attrezzi da pesca indicati devono essere utilizzati esclusivamente per la cattura del "granchio blu". Specie ittiche diverse, se catturate, vanno rigettate in mare e non possono essere sbarcate. L'autorizzazione ha carattere di eccezionalità e temporaneità, per una durata di tre mesi”.

“L'Unci AgroAlimentare – ha concluso Scognamiglio – sarà come sempre in prima linea nella gestione di questa fase delicata e darà il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi, anche partecipando ai prossimi appuntamenti istituzionali, a cominciare dalle riunioni tematiche di approfondimento con le Regioni Veneto ed Emilia Romagna”.