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Cronaca

Olbia, Cabu Abbas: magico Riu Mulinu, malgrado il degrado

Olbia, Cabu Abbas: magico Riu Mulinu, malgrado  il degrado
Olbia, Cabu Abbas: magico Riu Mulinu, malgrado  il degrado
Laura Scarpellini

Pubblicato il 04 July 2020 alle 12:17

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Olbia, 4 luglio 2020 -La storia si ripete: spesso le bellezze paesaggistiche e le testimonianze storiche, non godono del dovuto rispetto nella nostra Italia.Si tende a dare per scontato che così tanta bellezza sia la normalità, e conseguentemente non le viene rivolta la giusta attenzione e cura.Anche nella nostra Olbia di bellezza ne abbiamo, di tutti i tipi: dal mare, la natura incontaminata e i reperti storici che tutto il mondo ci invidia.

A quasi 250 metri d'altezza sul al picco di Cabu Abbas, troviamo il nuraghe Riu Mulinu. La fortificazione era stata eretta in una posizione strategica tale da consentire la vista dell'arrivo di imbarcazioni nemiche, facendo arrivare il suo orizzonte sino all’isola di Tavolara.

Cinto da una poderosa muraglia, da un rilievo roccioso domina il golfo di Olbia: è uno dei monumenti più famosi della cultura nuragica nel nord-est della Sardegna, risalenteintorno al 1300-1200 a.C.

Per arrivare al nuraghe è necessario percorrere una strada in cemento dalla frazione di Osseddu, per poi proseguire a piedi per circa 400 metri, lungo un sentiero in ripida salita. Il percorso a causa del dislivello è di certo sconsigliato nelle ore più calde della giornata nel periodo estivo. L'emozione è grandissima quando si arriva al complesso nuragico. Le grandi pietre che ne formano la struttura, rimandano ad un'antica civiltà e agli accadimenti vissuti.

Il panorama è a dir poco mozzafiato. L'antica torre centrale è circondata da una solida muraglia che cinge il colle per 220 metri di lunghezza. La sua originaria altezza è stata stimata ci circa 5 metri. La sua caratteristica principale è quella di essere stata inserita tra negli spuntoni rocciosi lungo il suo perimetro. Altra particolarità il pozzo di circa 3 metri di profondità che conferma essere il nuraghe quale luogo legato ai rituali sacri del culto dell’acqua. E' stata portata alla luce anche una fossa sacrificale, nella quale sono stati rinvenuti frammenti di ossa e materiale ceramico.

Purtroppo però la passeggiata per far visita allo splendida testimonianza nuragica di Riu Mulinu, in località Cabu Abas, ci mette ancora una volta a fare i conti con il degrado e l'incuria urbana. Per arrivare al nuraghe non sono presenti protezioni lungo l'antico percorso, tanto che in cima possono giungervi solo coloro che hanno una certa dimestichezza nel camminare su terreni accidentati. Chi vi passeggia abitualmente nelle vicinanze poi, si trova a dover fare estrema attenzione nel percorrere la strada che porta nei pressi dell'insediamento nuragico, e della fonte d'acqua adiacente.

L'erosione dell'acqua piovana e una cattiva realizzazione del manto stradale poi, hanno portato alla luce la struttura sottostante che di solito è alla base della stratificazione delle strade. Tale situazione è immutata da tempo, e in qualche tratto è andata peggiorando. Sono a rischio foratura i pneumatici delle auto e delle bike che spesso si recano fin su alla fonte di acqua. Inoltre anche a piedi si potrebbe incorrere in rovinose cadute, con conseguenze non proprio piacevoli.

E' un vero peccato che un tesoro come un raro reperto storico che il mondo ci invidia, sia circondato da tale degrado urbano, tanto da rendere perfino pericoloso farvi visita. Il sito è meta di turisti che sono attirati dall'aria suggestiva e dalle grandi emozioni che solo una testimonianza della storia antica può trasmettere. L'alba e il tramonto da quella posizione strategica saranno indimenticabili per ogni visitatore, per non parlare del fascino irresistibile nelle notti di luna piena.

Di certo lo stato di abbandono non ci mette in buona luce con il flusso turistico. Confidiamo però in un ripristino a breve della pavimentazione nei tratti disagiati, per incentivare ulteriormente una visita, ai luoghi sardi che stregano il cuore.