Thursday, 23 October 2025

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Cronaca, Giudiziaria

Olbia, bimbo costretto a subire abusi: chiesti fino a 12 anni di carcere

Nel processo coinvolti tre imputati

Olbia, bimbo costretto a subire abusi: chiesti fino a 12 anni di carcere
Olbia, bimbo costretto a subire abusi: chiesti fino a 12 anni di carcere
Olbia.it

Pubblicato il 23 October 2025 alle 15:35

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Olbia. Si è aperto uno dei processi più delicati degli ultimi anni, che riguarda un presunto caso di abusi sessuali su un bambino di otto anni. Al centro dell’inchiesta, un uomo di 42 anni — attualmente detenuto nel carcere di Uta — accusato di aver costretto il figlio a subire e compiere atti sessuali, filmando e fotografando le violenze. Le immagini, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero poi state condivise anche con altre persone attraverso videochiamate e chat.

Il pubblico ministero Gilberto Ganassi, della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari(ente preposto per i reati di pedopornografia), ha chiesto 12 anni di reclusione per l’imputato principale. Per un secondo uomo, accusato di concorso in pedopornografia e abusi su minori, la richiesta è di 6 anni, mentre per una donna, ritenuta corresponsabile di alcuni episodi, sono stati chiesti 18 mesi.

Le indagini, coordinate dai carabinieri della compagnia di Tempio Pausania con il supporto del nucleo specializzato nella lotta alla pedopornografia, hanno permesso di ricostruire una rete di scambi di immagini e contenuti illeciti. Durante le perquisizioni, gli investigatori hanno sequestrato telefoni, computer e dispositivi elettronici contenenti materiale esplicito.

La vicenda è emersa oltre un anno fa, quando il minore, dopo essersi confidato con la madre, ha trovato il coraggio di raccontare le violenze subite. Gli inquirenti hanno quindi ascoltato diversi testimoni e acquisito una perizia psichiatrica sul principale imputato, che ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato.

La prossima udienza è fissata per il 29 ottobre davanti al gup del Tribunale di Cagliari. Il principale imputato è assistito dall'avvocata Maria Cauli del foro di Cagliari, gli altri dall'avvocato Giuseppe Ledda e Sergio Porcu, rispettivamente del foro di Cagliari e Sassari. Lo riporta La Nuova Sardegna.