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Cronaca

Minaccia lockdown, Olbia si prepara: Cittadella in prima linea

Minaccia lockdown, Olbia si prepara: Cittadella in prima linea
Minaccia lockdown, Olbia si prepara: Cittadella in prima linea
Olbia.it

Pubblicato il 22 October 2020 alle 11:32

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Olbia, 22 ottobre 2020 - La minaccia di un nuovo lockdown avanzata ieri pomeriggio dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha messo sull'attenti gli enti locali, ma soprattutto i cittadini. La prima serrata avvenuta a primavera ha avuto pesanti ripercussioni sull'economia locale e oggi moltissimi olbiesi, dopo una stagione turistica buona ma non all'altezza di come avrebbe potuto essere senza la pandemia globale, iniziano a patire l'onda lunga degli effetti negativi, la quale potrebbe ulteriormente essere più devastante in presenza di un nuovo lockdown come paventato ieri.

Su questo fronte sono in fermento tutte le associazioni del Tavolo della Solidarietà. Il primo a fare una comunicazione pubblica è, però, don Antonio Tamponi: parroco di San Simplicio e responsabile della Cittadella della Carità di Tannaule. Scrive don Tamponi: "Quando si avviasse un LOOK DOWN regionale, tutto si sposterà in cittadella: sia per il “pacco spesa”, come anche per gli ascolti caritativi. Questi gg ci stiamo preparando la spesa per reggere l’impatto che complicherà, non poco, il già senso di default sull’economia domestica di ricaduta. Vorrei commentare anche il perché la Sardegna sta pagando, ma ci arrivate da soli".

Il lavoro della Cittadella in questi mesi di riapertura, così come quello della Spesa Solidale comunale con i Guardian Angels e le altre associazioni olbiesi, non è mai terminato: i pacchi alimentari continuano ad essere consegnati perché, oltre alle famiglie che erano già in difficoltà nel pre-Covid, si sono aggiunti i nuclei familiari che stanno patendo gli effetti della pandemia. Nuclei nei quali l'impresa famigliare non è riuscita ad attutire il colpo, nuclei nei quali l'unico genitore assunto ha perso al lavoro, nuclei che si sostenevano con lavori stagionali e che ora dovranno fare i conti con pochi risparmi e una Naspi che durerà meno del previsto.

Fatto sta che la povertà è aumentata e aumenterà di più durante l'eventuale serrata: un pericolo da scongiurare. Queste ore sono decisive: la Regione Sardegna sta monitorando non solo il numero di casi rilevati, ma soprattutto - alla luce delle criticità riscontrate negli ospedali di Cagliari, Sassari e Nuoro - il numero dei posti letto Covid occupati e in particolare quelli in terapia intensiva.

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