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La Maddalena, soccorsa tartaruga marina: era ferita gravemente

Tartaruga marina ferita soccorsa nelle acque del Parco Nazionale di La Maddalena

La Maddalena, soccorsa tartaruga marina: era ferita gravemente
La Maddalena, soccorsa tartaruga marina: era ferita gravemente
Olbia.it

Pubblicato il 13 July 2021 alle 15:09

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La Maddalena. Il pomeriggio del 2 luglio il Parco Nazionale dell'arcipelago di La Maddalena è stato allertato da alcuni turisti che hanno notato una tartaruga marina in difficoltà mentre nuotava, presumibilmente sembrava ferita. La SEA ME Sardinia, convenzionata con l’Ente per il recupero degli animali marini in difficoltà, è dunque intervenuta per due volte durante la giornata, ma in entrambi i casi, giunti sul posto, non è stato purtroppo possibile individuare l’animale. Il giorno seguente, un ragazzo del posto ha individuato la tartaruga e ha provveduto ad allertare il Parco Nazionale. La Sea Me Sardinia afferma che la tartaruga, battezzata dal ragazzo come Merak (una delle due stelle dell’orsa Maggiore utili ad individuare la stella Polare) "mostrava un evidente impatto da imbarcazione che le aveva amputato la parte posteriore del carapace e la pinna posteriore sinistra, rimasta ancora attaccata all’animale che, chissà da quanti giorni, se la portava a spasso con un elevato rischio di infezione. La tartaruga misurava 56 cm di lunghezza (considerando la menomazione), ma doveva aver avuto una lunghezza totale di circa 61,5 cm". L’indomani Merak è stato trasportato e consegnato, con una staffetta, al personale dell’associazione Crama Asinara, che l’ha portata presso il Centro di Recupero Animali Marini del Parco Nazionale dell'Asinara - Area Marina Protetta per eseguire i controlli e stabilirne lo stato di salute. Dopo i primi esami, La Sea Me Sardinia riporta che l'associazione "Crama ha riferito di una lesione nella parte posteriore interessante la pinna posteriore sinistra e l'apice del carapace, con asportazione della parte superiore dello stesso. Al centro recupero dell’asinara sono stati quindi asportati i tessuti necrotici e amputata la pinna posteriore sinistra, ormai in necrosi. L'animale è stato sottoposto a terapia antibiotica e a tutti gli esami di routine. Successivamente, quando Merak si sarà ripresa, si tenterà di fare un recupero, valutando la possibilità di effettuare una plastica delle parti mancanti".  Contemporaneamente al recupero della tartaruga anche un altro esemplare di 𝘊𝘢𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 ha avuto bisogno di soccorsi. Il personale del Parco ha recuperato l’animale affidandolo agli operatori di SEA ME, che l’hanno tenuta in custodita fino all’indomani. Sea Me Sardinia chiarisce: "Nell’arco della loro vita le tartarughe marine vanno incontro a diversi pericoli responsabili dell’alto tasso di mortalità. Trascurando quelli naturali, rappresentati principalmente dalla predazione, quelli associati all’uomo hanno il maggior impatto negativo. Tra i pericoli cui questi animali vanno incontro, si riscontra anche la minaccia dovuta alle collisioni con gli scafi e le eliche delle imbarcazioni, che determinano gravi e profonde ferite".