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Cronaca

La Sardegna che dice "sì" ai circhi con gli animali

La Sardegna che  dice
La Sardegna che  dice
Laura Scarpellini

Pubblicato il 27 January 2020 alle 17:51

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Olbia, 27 gennaio 2020 - Continua a rimbalzare in rete il dibattito sulla dignità degli animali nei circhi. Anche in Sardegna se ne parla tanto che il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato il nuovo regolamento che riguarda gli spettacoli viaggianti nella sua città. E Cagliari dice sì ai circhi con gli animali: la maggioranza in consiglio comunale boccia la proposta dei Progressisti sul “vietare” l’utilizzo degli animali nei circhi. La legge nazionale in vigore, al momento impedisce agli enti locali l'autonomia di vietare totalmente l’uso degli animali nei circhi ma, come riportato da www.vistanet.it, Matteo Massa dei Progressisti Cagliari comunica «abbiamo proposto al consiglio comunale di inserire nel regolamento un maggiore punteggio per i circhi senza animali. Un piccolo ma importante atto politico verso il superamento di una visione tradizionale, ma obsoleta, degli animali selvatici e del loro utilizzo per scopi ludici». Purtroppo ancora non viene presa in considerazione con il giusto peso, l'idea che si potrebbe premiare chi non ne fa utilizzo, offrendo spettacoli altrettanto affascinanti e divertenti. Il messaggio alle nuove generazioni di divertirsi senza utilizzare gli animali, sarebbe bellissimo. Inoltre si potrebbe racchiudere l'esito dei lavori con l'aver perso un’occasione per restituire agli animali la loro dignità. Da ricordare inoltre che è stata formulata una dichiarazione firmata da oltre di 650 professionisti in cui si evince che “tali contesti, lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolano lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all’ingiustizia” Anche la Federazione dei Veterinari Europei si è pronunciata in quest'ambito tanto discusso riportando:"mammiferi esotici, specialmente elefanti e grandi felini (leoni e tigri), utilizzati nei circhi hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro simili che vivono in natura, e mantengono perciò gli stessi comportamenti istintivi e bisogni naturali che, non possono essere soddisfatti in un circo itinerante; soprattutto in termini di alloggi e di rispetto alla possibilità di esprimere comportamenti normali”. Molti Paesi europei hanno dimostrato la loro sensibilità verso il problema dando valore e riguardo ai circhi privi di animali che sempre più spesso sono vere vittime di maltrattamenti vivendo in condizioni indicibili. La civiltà di un popolo si misura anche in base al rispetto per ogni forma di vita. Progresso sociale, per una Nazione migliore. Ogni essere vivente ha i suoi diritti: che sia uomo, cane o elefante. Meditate!