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Elezioni Olbia, Diego Sanciu scopre le carte: il cinema e il futuro economico

Volti nuovi per la corsa alle prossime comunali

Elezioni Olbia, Diego Sanciu scopre le carte: il cinema e il futuro economico
Elezioni Olbia, Diego Sanciu scopre le carte: il cinema e il futuro economico
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 August 2021 alle 06:00

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Olbia. Volti nuovi in politica: tra le novità di punta che la Grande Coalizione proporrà agli elettori c'è Diego Sanciu, 40enne molto noto a Olbia sia per il suo lavoro che per le sue imprese sportive nell'aquabike. Cognome pesante, tante le aspettative per questo neofita della politica che per la sua campagna elettorale ha scelto di concentrarsi su alcuni dei temi fondamentali della città: l'economica turistica e come svilupparla. Non vuole che si parli di "cavallo di battaglia", ma Diego Sanciu è certo che se Olbia vuole uscire dal circolo della stagionalità deve poter puntare anche su altri settori che già oggi si stanno sviluppando in nuce. A mancare è una grande guida e il candidato di Liberi pensa che il Comune olbiese potrebbe diventarlo.

"Credo che il cinema possa diventare uno dei volani economici più importanti di questa città - spiega Diego Sanciu, candidato alle prossime elezioni comunali per la Grande Coalizione e per la lista Liberi -. C'è una grande fucina di talenti che merita di avere degli sbocchi lavorativi. Se penso a Maurizio Pisciottu o a Andrea Folino penso a che studi hanno fatto e penso al Liceo De Andrè, il nostro liceo artistico. Una scuola che avrà certamente avuto un peso nella loro formazione e che oggi continua a diplomare giovani con delle competenze che qua non trovano sbocco. Ecco, io vorrei e voglio lavorare affinché questi ragazzi possano trovare impiego qua e fare il lavoro per cui hanno studiato".

Ed è così che arriviamo a parlare di cinema, da intendersi a 360°: non solo la grande opera hollywoodiana come "La Sirenetta", ma anche il video musicale, il video-marketing aziendale, i cortometraggi, campagne promozionali e così via fino all'infinito. Una grande produzione significa posti di lavoro e se la produzione ha base a Olbia, ovvero Olbia riesce a fornire ciò che serve a una produzione in termini di risorse umane e tecnologia, questi posti di lavoro aumentano e creano un notevole indotto: lavanderie, catering, noleggio, affitti, alberghi, ristoranti, etc.

"Da questo punto di vista, Olbia dovrebbe essere una base e una guida per il resto del territorio - continua l'aspirante consigliere comunale -. Le produzioni, a Olbia, dovrebbero poter trovare tutto ciò che serve dal punto di vista tecnico/professionale, studi compresi, ma la produzione può e deve spostarsi in tutto il resto della Sardegna per sfruttare le infinite location adatte al cinema. In Sardegna abbiamo un clima favorevole 10 mesi su 12: il "turismo" cinematografico porebbe vivere tutto l'anno, in tutta l'isola, con Olbia come hub principale".

Olbia come Hollywood? Non proprio, ma l'idea non è lontana da una "Cinecittà" internazionale in salsa olbiese-gallurese. "Abbiamo tanti spazi inutilizzati che potrebbero essere dati in concessione per realizzare studi cinematografici e laboratori in cui poter far lavorare i nostri costumisti e scenografi, ma anche dove realizzare formazione con delle master class. Venafiorita, per esempio, potrebbe essere perfetta, ma non solo".

Il questi ultimi anni, la Sardegna è stata al centro dell'attenzione dei grossi Studios: si pensi alla serie Catch 22 con George Clooney, poi la Sirenetta, ma sono tantissimi gli artisti che scelgono Olbia (e soprattutto lo studio di Andrea Folino, più altre realtà emergenti) come base per i propri lavori. Il mercato c'è, è in nuce, ma c'è e ha bisogno di un ulteriore spinta, senza ovviamente mettere da parte chi, con grande sacrificio personale, ci ha creduto per primo e sta avendo i primi importantissimi risultati. La Machete, sotto ogni punto di vista, è una grande fonte di ispirazione.

"Chi sta già lavorando su questo fronte va supportato, Olbia ha le potenzialità per diventare leader in questo campo. Abbiamo la posizione giusta con porto e aeroporto internazionale, abbiamo location incredibili a pochi chilometri di distanza, siamo connessi con le principali strade statali sarde, abbiamo talenti locali da valorizzare e tanti altri ne possiamo formare. Chiunque punti su questo settore, anche dal punto di vista istituzionale, renderà questa città ricca e permetterà ai nostri figli di specializzarsi anche in mestieri artistici. Fare il cameriere o lavorare in cantiere va benissimo, ma esiste anche altro: perché non dare questa possibilità? Perché dobbiamo costringere i nostri ragazzi a fare altro o all'emigrazione?". Una domanda, questa, che potrebbe avere tante risposte, ma a darle deve essere la politica.

Il cinema come volano destagionalizzante (e settore economico vero e proprio) non è l'unico "chiodo fisso" di Sanciu: c'è anche lo sport, altro tema importante che va analizzato con cura. Perché lo sport non è solo l'evento spot, magari internazionale che costa un sacco di soldi, ma è anche economia e questa economia spesso e volentieri si sviluppa molto di più facendo crescere quello che già c'è sul territorio, ovvero facendo crescere le società sportive che a loro volta fanno crescere nuovi talenti che a loro volta portano vittorie, crescita, sponsor in un circolo positivo senza fine. Non dimentichiamo neanche gli eventi locali che hanno un sapore così storico da poter diventare delle attrazioni imperdibili: la Remata de Sos Carreras è uno di questi perché coniuga lo sport alla tradizione popolare.