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Cronaca

Dal Mali ad Alghero: storia di Bouba, laureato a pieni voti in Architettura

Dal Mali ad Alghero: storia di  Bouba, laureato a pieni voti in Architettura
Dal Mali ad Alghero: storia di  Bouba, laureato a pieni voti in Architettura
Olbia.it

Pubblicato il 19 July 2019 alle 12:11

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Alghero, 19 luglio 2019 - Ci sono storie che, per il loro valore sociale e il loro carico di positività, ti fanno fare pace con il mondo: la storia di Bakary Coulibaly è una di queste storie.

Una storia che dimostra senza alcun dubbio l'efficacia di alcuni strumenti ideati per aiutare quelle persone realmente in difficoltà che vengono definite "rifugiati".

Bakary Coilibaly, lo scorso 17 luglio, ha conquistato a pieni voti la laurea magistrale in Architettura presso l'Università di Sassari.

Nato in un piccolo centro del nord del Mali, si è immatricolato nel 2016 e ha potuto frequentare l'ateneo sassarese grazie a una delle borse di studio della Crui (Conferenza dei Rettori) e del Ministero dell'Interno per rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.

Si tratta di uno strumento rivolto a persone che sono state costrette a interrompere gli studi nel Paese d'origine.

Bakary, meglio noto come Bouba, durante il corso di laurea magistrale internazionale in Pianificazione e politiche per la città, l'ambiente e il paesaggio, ha avuto anche l'opportunità di trascorrere un semestre alla Universitat autonoma di Barcellona nell'ambito del programma Erasmus Plus.

Bouba ha presentato una tesi dal titolo "La cultura Maliana e gli effetti urbani delle migrazioni”, relatrice la professoressa Silvia Serreli che è anche Delegata del rettore per le politiche di integrazione dei migranti e rifugiati.

La strada della formazione aperta da Bouba è stata un esempio per diversi altri studenti titolari di protezione che frequentano l’Università di Sassari e che seguono dal 2015 il percorso culturale di integrazione promosso dall’Ateneo e dalla rete territoriale di numerosi soggetti che contribuiscono a rendere l’università sempre più inclusiva.

Come sottolinea Bouba, “questi percorsi sono per molti ragazzi utopie realizzabili”, così come riporta nell’introduzione della tesi: “Avevo un sogno quando sedevo sui banchi dell’università a Bamako: fare un master in Europa. Era un sogno irrealizzabile per diverse ragioni. Eppure ho provato a seguire un sogno e ho camminato a lungo verso L’Europa. Questa tesi è la mia utopia e da qui ripartirò per costruirne altre”.

Alla discussione della tesi ha partecipato anche la comunità maliana locale che ha festeggiato con Bouba il traguardo della laurea.

A Bouba, che dello studio ha fatto la sua bandiera di vita, non si può che augurare il meglio.