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Cronaca

Crisi Air Italy: la "ricetta" Cgil per tornare a volare

Crisi Air Italy: la
Crisi Air Italy: la
Olbia.it

Pubblicato il 21 April 2020 alle 22:03

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Olbia, 21 aprile 2020- La grave condizione lavorativa in cui si trovano i dipendenti della Compagnia aerea Air Italy, a causa della pandemia da coronavirus in atto è finita in una sorta di limbo, e con essa la sorte dei 1453 dipendenti, di cui oltre 500 in Sardegna.

Una situazione, quella sanitaria nazionale, e quindi anche sarda, che sicuramente non concorre ad attenuare le preoccupazioni dei lavoratori interessati e che rende oltremodo complicato per le Organizzazioni Sindacali l’assunzione di azioni efficaci per la loro tutela.

Ma Cgil Gallura è fermamente convinta che alla crisi della Compagnia Air Italy debbano essere comunque date risposte efficaci e possano essere trovate soluzioni per ripartire.

Consapevole che iniziative come quelle promosse a seguito della comunicazione di messa in stato di liquidazione della Società, finalizzate a mantenere alta l’attenzione sulla vertenza,sono oggi di fatto impedite dalle disposizioni sul distanziamento sociale.

Purtroppo gli incontri tenutisi in Regione con tutti i Capigruppo e in Provincia con tutti i Sindaci del territorio, per sollecitare un impegno alla ricerca di soluzioni che evitassero un tracollo economico, sociale e occupazionale, non hanno di fatto avuto un seguito. Come è rimasta senza risposta la richiesta di incontro fatta al Presidente Solinas dalle Segreterie Regionali di Cgil, Cisl e Uil.

Impedimenti e rimandi che però allo stato delle cose di fatto non impediscono l’attività di messa in liquidazione della Società ad opera dei Liquidatori, la quale va avanti senza ripensamenti o indugi.

Un cronoprogramma al momento che sembrerebbe inarrestabile e che Cgil non vuole di certo che venga obliata a causa del Covid-19. Tre le recenti date che non vanno dimenticate.

"Il 3 marzo hanno aperto le procedure di licenziamento collettivo, oggi di fatto sospese per 60 giorni dal DPCM del 17 marzo. Contestualmente hanno interrotto tutte le attività di volo, con la dismissione di tutti gli aeromobili". Si legge nel comunicato diramato alla stampa".

"Il 19 marzo hanno avviato la procedura per la cessione dei rami di azienda Aviation e Manutenzioni, in lotto unico o separati. La richiesta di incontro ai rappresentanti la Società per avere maggiori informazioni sui ventilati interessi all’acquisizione da parte di società terze è stata garbatamente declinata".

"Il 17 aprile l’ultimo aeromobile, trattenuto per manutenzioni nella base di Olbia, ha lasciato l’isola, un’immagine per chi ha assistito al decollo che anche sul piano emozionale ha significato la fine di una realtà che ha profondamente segnato questo territorio, sotto l’aspetto economico e sociale". A questa triste realtà che viene proposta ai lavoratori deve essere data una soluzione". si legge nel comunicato diramanto da Cgil.

“Se questo è lo stato dell’arte della crisi della Compagnia Air Italy, è fondamentale avere chiara sin d’ora, se vogliamo dare una possibilità di prospettiva ai tanti lavoratori interessati, la strategia e l’articolazione della nostra iniziativa. I tavoli su cui condurre il confronto sono sicuramente tre: Azienda, Governo, Regione Sardegna, tutti ovviamente in relazione fra loro” afferma la Segretaria Cgil Gallura, Luisa Di Lorenzo.

Ecco quindi in tre punti essenziali la ricetta di CGIL per auspicare una ripartenza.

Azienda -Alla ripresa della procedura, sia in sede aziendale che governativa, sostiene il Segretario Generale Filt Cgil Gallura Sergio Prontu“dobbiamo continuare a far valere la nostra richiesta di ritiro della messa in liquidazione della Società. La ricerca di soluzioni alternative, stante la difficoltà in cui versa il trasporto aereo nel mondo, non può prescindere dalla adesione della Società Air Italy alla opportunità prevista dal DPCM 18/20, per le società del settore che abbiano in atto processi di dismissione di attività. I Rappresentanti la Società non procedano con i licenziamenti ma inoltrino richiesta di Cassa Integrazione per tutto il personale. Abbiamo bisogno di questo tempo”

Governo- Gli effetti sull’economia della pandemia in corso hanno portato il Governo a riflettere e decidere che alcuni settori, fra questi il trasporto areo, dovranno essere ritenuti strategici per il paese.Lo stesso DPCM 18/20 apre infatti la strada alla costituzione di una nuova Compagnia di Bandiera con una forte partecipazione pubblica.

“Siamo dell’avviso che tale processo non debba riguardare solo la Compagnia Alitalia, ma debba vedere pienamente coinvolto anche tutto il personale di Air Italy”.

Siamo altresì convinti che il progetto non debba essere visto in termini minimali, ma debba puntare, anche con la prevedibile gradualità, alla “creazione di una grande Compagnia che possa competere ad armi pari con le più importanti Aziende del Settore. Con una sua possibile articolazione societaria sulle tratte intercontinentali, a medio raggio e nazionali.”

Riteniamo al contempo che tale progetto non possa prescindere da una, tante volte richiesta, regolamentazione della presenza ed attività di volo sul territorio nazionale delle Compagnie Low Cost.

Regione Nei giorni seguenti alla messa in liquidazione della Società Air Italy, il Presidente Solinas ha dato notizia di una interlocuzione in corso con Qatar Airways per la costituzione di una nuova Compagnia Aerea partecipata dalla RAS. Notizia prontamente smentita dalla Società qatariota. Le OO.SS. CGIL-CISL-Uil hanno prontamente richiesto un incontro per poter mettere a confronto ogni utile ipotesi che consentisse il mantenimento nella nostra Regione di una attività strategica sul piano dei collegamenti rispondenti alla nostra condizione di insularità.

Capiamo che l’emergenza sanitaria e di conseguenza economica ha inevitabilmente modificato l’agenda delle priorità. Osserviamo però che qualsiasi ipotesi di ripartenza della nostra economia non può prescindere da una soluzione che colmi il vuoto che lascerebbe la chiusura di Air Italy, è utile allora che il confronto parta subito.

Non abbiamo elementi per valutare definitivamente chiusa l’ipotesi di costituzione di una Compagnia Regionale che veda la partecipazione di un azionista del settore e della RAS, anche se la riteniamo di improbabile realizzazione e sostenibilità, stante il dato storico che ha destinato al fallimento in questi anni tutte le piccole compagnie così costituitesi.

Riteniamo più verosimile, scrive Cgil che “la RAS, nel confronto con il governo, possa rivendicare un ruolo di attore e di possibile partecipazione azionaria, nella creazione della nuova Compagnia Aerea del paese. Specificatamente, di concerto con le altre Regioni interessate, Lombardia-Sicilia-Lazio, partecipare alla costituzione della società che dovrà garantire i voli nazionali, partendo da quelli della continuità territoriale aerea verso le isole”.

C’è un altro tema che ci sta particolarmente a cuore- continua il comunicato “L’esperienza di Alisarda e Meridiana ha consegnato a questo territorio una delle poche realtà industriali di eccellenza della nostra isola, quella delle manutenzioni aeronautiche. Con la costituzione di Meridiana Maintenance, società partecipata dalla RAS, si puntava a creare un polo sulle manutenzioni che potesse avere una dimensione che andasse oltre le esigenze del vettore di riferimento. La crisi di Meridiana prima e ora di Air Italy ha cancellato questo progetto”.

“Riteniamo che, per impedire che questo patrimonio di professionalità vada disperso, possa essere preso in considerazione dalla RAS, attraverso la sua controllata SFIRS e la partecipata Geasar, l’ipotesi di rilancio graduale del polo manutentivo. Anche dentro il progetto governativo di riassetto di tutto il settore aereonautico”.

Un quadro complesso dunque, Cgil Gallura crede in una soluzione che debba essere portata avanti con una forte unità di intenti fra tutte le Organizzazioni Sindacali impegnate nel raggiungimento del duplice obbiettivo: "dare ai tanti lavoratori del settore una prospettiva occupazionale, dare alla nostra regione un sistema di collegamenti aerei certi, anche oltre la continuità, che permetta alla nostra Isola di connettersi con la Nazione, l’Europa, il Mondo rompendo la sua condizione di insularità". Conclude il comunicato.