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Cronaca

Covid e Pasqua, universitari olbiesi: "studiare è impossibile"

Covid e Pasqua, universitari olbiesi:
Covid e Pasqua, universitari olbiesi:
Giulia Padre

Pubblicato il 13 April 2020 alle 12:28

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Olbia, 13 aprile 2020 -Purtroppo l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha stravolto ogni ambito della nostra vita: dal lavoro allo studio. Sono emerse così problematiche nuove, che è difficilissimo affrontare, e risolvere, in questo periodo di distanziamento sociale.

Anche l'atmosfera pasquale quest'anno è, per chiare ragioni, poco sentita: non si cucineranno i soliti grandi pranzi, le famiglie non si riuniranno, non si faranno scampagnategrigliate. Insomma, una Pasqua sottotono, che non verrà vissuta a pieno da nessuno, men che meno dai giovani.

Gli studenti universitari olbiesi sono una marea: da chi studia da fuorisede in giro per la Sardegna, a chi in giro per l'Italia, a chi è iscritto qui al Polo Universitario di Olbia.

I problemi però sono comuni a tutti: gli esami online sono certamente una modalità essenziale in un periodo come questo in cui il distanziamento sociale è un obbligo e una necessità, ma spesso si rivelano poco adatti a certe materie.

"Questa nuova vita è abbastanza stretta per me" - racconta Ilaria, studentessa di Relazioni Internazionali a Cagliari - "Siamo in 5 in casa, con spazi molto ristretti e studiare non è per niente semplice perché ognuno ha le sue esigenze tra scuola e lavoro vario..."

"Per quanto riguarda l’università, io faccio le lezione online solo la mattina ma mantenere la concentrazione è impossibile." - continua Ilaria. "Purtroppo quando sono tornata a Olbia ai primi di marzo ho portato con me solo due libri, non pensando che la quarantena si prorogasse così tanto. Adesso però non posso più tornare a prenderli."

I libri infatti sono introvabili: le librerie per ora sono ancora chiuse, i siti online sono oberati di prenotazioni, con il risultato di spedizioni lunghe settimane.

E in più si pone il problema dei fuorisede che hanno lasciato una parte dei loro libri nelle residenze o negli appartamenti della città di studio, e ora si ritrovano con poco materiale per affrontare gli esami.

Ricomprarli significherebbe una spesa doppia per le famiglie, un sacrificio che tanti, di questi tempi, non possono permettersi di fare.

"Per me, la Pasqua sarà terribile: la mia famiglia rimarrà ovviamente divisa, e mio padre dovrà lavorare. La situazione è difficile: penso che ognuno di noi la stia vivendo con alti e bassi" - ci racconta Maira, una studentessa olbiese che studia a Sassari.

"Per il periodo pasquale le lezioni online sono state sospese, ma già ho fatto un esame online, e altri sono stati già fissati." - continua.

"Spero che riescano ad aprire prima dell'estate sia per fare gli esami in presenza, sia per partecipare ai laboratori." - afferma Giulia, studentessa di biotecnologie all'Università di Sassari.

Soprattutto per chi studia materie scientifiche, il protrarsi della situazione di emergenza comporterà anche una "riduzione" della qualità della didattica: purtroppo le lezioni online non potranno mai sostituire i laboratori, dove gli studenti si confrontano con la parte pratica degli insegnamenti.

"Io ho fatto uno scritto: 30 domande in 20 minuti. Penso sia stata un po' una strage per tutti noi studenti. Spero che riaprano, magari facendo degli esami con piccoli gruppi di persone." - suggerisce Federica, studentessa di Economia a Sassari.

La buona volontà per continuare a studiare in serenità non manca e tutti noi studenti ci stiamo rimboccando le maniche per continuare il nostro percorso scolastico nel miglior modo possibile.

La speranza, si sa, è l'ultima a morire: quelladi tutti noi è di passare nonostante tutto una Pasqua tranquilla, e di poter tornare presto in aula.