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Covid-19: due olbiesi bloccati in Malesia chiedono aiuto

Covid-19: due olbiesi bloccati in Malesia chiedono aiuto
Covid-19: due olbiesi bloccati in Malesia chiedono aiuto
Olbia.it

Pubblicato il 26 March 2020 alle 13:28

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Olbia, 26 marzo 2020 - Riceviamo pubblichiamo la lettera firmata da due ragazzi olbiesi, Oscar Asara e Laura Curreli, che si trovano bloccati a Kuala Lumpur e che chiedono aiuto per poter tornare a casa.

Siamo una coppia di ragazzi Italiani, al momento ci troviamo bloccati a Kuala Lumpur in Malaysia.

Era il 17 Marzo 2020, ci siamo messi in contatto con l’ambasciata d’Italia qui a KL per capire qual’era la cosa migliore da fare: tornare a casa in Italia o attendere qui’ che le acque si calmassero.

Loro ci hanno risposto che era meglio prendere “se riuscivamo” un volo per tornare a casa, ci hanno suggerito dei voli che da qui ti davano la possibilità di rientrare in “Europa” non in Italia, a cifre esorbitanti, quali: 1500, 2000 Euro.

Essendo al momento disoccupati e provenienti dall’Australia prima che la tragedia iniziasse, non potevamo di certo permetterci di volare a quelle cifre.

Qualche giorno dopo, Venerdì 20 Marzo, siamo stati ricontattati dalla nostra ambasciata che ci avvisava di un volo “DIRETTO” organizzato ad’hoc dalle autorità Malesi diretto in Italia per rimpatriare i propri cittadini rimasti bloccati la’ che sarebbe dovuto partire il 22 Marzo alle 3:30AM dall’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, il tutto senza alcun dettaglio prezzi.

Sabato 21 Marzo, siamo stati ricontattati via E-mail per essere avvisati del rinvio del volo a date da destinarsi perché le autorità Malesi chiedevano prima ai passeggeri che volevano imbarcarsi, di effettuare il test per verificare se ci fosse qualcuno positivo, in tal caso non sarebbe stato imbarcato.

Potevamo sottoporci al test in giornata Lunedì 23 Marzo, non ci è stato specificato dove, e continuava a non essere specificato il costo del volo, dicendoci che le autorità Malesi non avevano specificato questo dettaglio ma che sarebbe dovuto essere solo un contributo.

Lunedì 23 Marzo per E-mail, ci hanno avvisato che il test sarebbe stato fatto nella stessa giornata presso Hotel Ibis Kuala Lumpur al costo di 650MYR per persona “circa 150 Euro” da pagarsi in contanti e in valuta locale.

Una volta esserci recati presso tale hotel per effettuare tale test, in una stanza allestita appositamente, abbiamo chiesto a un Italiano che presumibilmente sarebbe dovuto essere membro dell’ambasciata, “codesto non si è mai qualificato” che volevamo essere a conoscenza del costo del volo, che stavamo per affrontare la spesa del test e non avremo voluto avere dopo la sorpresa che il volo costasse una cifra circa più del migliaio di euro chiesto dalle altre compagnie, lui rispose che non sapeva ancora nulla riguardante prezzi, non gli era stato ancora comunicato, specificando però che sarebbe stato solo un “contributo”.

Abbiamo compilato un modulo con i nostri dati e contatti per ricevere la ricevuta del pagamento e i risultati del test.

Una volta che tutti si sono sottoposti al test, la mattina seguente ci hanno contattato nuovamente per E-mail per comunicarci i Dettagli riguardanti il prezzo che non sarebbe stato più un contributo ma di 1300US$ “1200Euro” e dicendoci che il volo non sarebbe stato più diretto ma si sarebbe dovuto verificare uno scalo tecnico.

In seguito ci hanno contattato per chiederci se eravamo ancora interessati a prendere quel volo, ma noi abbiamo risposto di no perché era un prezzo troppo alto e abbiamo chiesto loro i risultati del test ma non abbiamo più ricevuto alcun tipo di notizia o risposta.

Ancora oggi Giovedì 26 Marzo abbiamo riprovato a metterci in contatto senza alcun risultato.

Questa è la nostra storia, speriamo che scrivervi ci sia di aiuto per trovare un modo di ritornare a casa.

Cordiali saluti,
OscarAsara, Laura Curreli