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Cronaca

Conto corrente svuotato con SMS: due denunce

Conto corrente svuotato con SMS: due denunce
Conto corrente svuotato con SMS: due denunce
Olbia.it

Pubblicato il 14 September 2020 alle 10:40

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Sassari, 14 settembre 2020 - Continua l’attività della Polizia di Stato nella prevenzione e repressione dei reati per truffa. Nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile della Questura di Sassari, a conclusione di un’indagine, ha denunciato un 44enne ed un 47enne, napoletani con precedenti di polizia, con l'accusa di truffa.

La vittima, racconta la Questura in una nota stampa, si è rivolta alla Polizia di Stato "poiché ignoti truffatori, attraverso un SMS ingannevole, sono riusciti ad ottenere i suoi dati di accesso al conto corrente online ed a sostituire la sua SIM".

"Questa tecnica così detta “SWAP FRAUD”, è una modalità di attacco che consente di avere accesso al numero di telefono del legittimo proprietario e violare determinate tipologie di servizi online, che usano proprio il numero di telefono come sistema di autenticazione", spiega la Polizia.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, "tutto ha avuto inizio con un SMS arrivato all’utenza telefonica del malcapitato sassarese che, aprendo il messaggio, ha dato origine al tipico fenomeno, cosiddetto “PHISHING”, consentendo ai truffatori di appropriarsi dei suoi dati personali nonché delle sue coordinate bancarie".

Successivamente gli individui si sarebbero recati presso un centro di assistenza telefonica, e utilizzando un documento di identità con i dati della persona offesa (sostanzialmente sostituendosi ad essa), avrebbero rimpiazzato la SIM dell’ignara vittima con una nuova abbinandola al suo numero.

A quel punto i due sarebbero riusciti ad accedere al conto corrente online utilizzando l’utenza telefonica come metodo di identificazione, e avrebbero effettuando una serie di bonifici verso dei conti correnti a loro riconducibili, per un valore complessivo di circa 55.000 (cinquantacinquemila) euro.

L’attività svolta dagli investigatori della Squadra Mobile ha permesso di individuare i presunti artefici della frode e consentito di restituire gran parte delle somme indebitamente sottratte, per l’ammontare di 35.000 (trentacinquemila) euro circa, somma interamente restituita al legittimo proprietario.