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Cronaca

Concessioni balneari: da oggi non si dovranno più smontare a fine stagione

Concessioni balneari: da oggi non si dovranno più smontare a fine stagione
Concessioni balneari: da oggi non si dovranno più smontare a fine stagione
Olbia.it

Pubblicato il 14 February 2020 alle 12:26

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Cagliari, 14 febbraio 2020 - Smontare a fine stagione le strutture di facile rimozione delle concessioni balneari: da oggi non si dovrà più fare.

Lo ha stabilito una norma, proposta dalla Lega, approvata ieri dal Consiglio Regionale della Sardegna.

La norma è stata approvata con 28 voti favorevoli e 8 contrari e consente il mantenimento delle strutture di facile rimozione oltre la stagione balneare per tutto l’anno.

“Non vi sarà più l’obbligo di smontare i manufatti amovibili durante la stagione invernale. Un operazione assai esosa che andava a toglier risorse importanti alle imprese che ora potranno decidere di investire in nuovi servizi o nuova forza lavoro", dichiara il consigliere regionale della Lega Dario Giagoni.

“Questo consentirà loro di poter programmare ed investire nella loro attività come avviane negli altri settori economici - continua l’On. Andrea Piras -. Potranno diversificare i servizi a secondo del periodo, non solo legata stagione balneare che, anche se le condizioni meteo della Sardegna sono favorevoli, dura 7 mesi, ma anche per il restante anno dando un servizio a chi la spiaggia e il mare lo vuole vivere tutto l’anno”.

Il dibattito è stato piuttosto vivace, anche per via dei numerosi emendamenti presentati, analizzati e bocciati.

D’accordo con la proposta di legge si è dichiarato il consigliere Giuseppe Meloni (Pd).

"E’ un tema che mi sta particolarmente a cuore. Per questo avevo presentato la proposta di legge n.54, ritenuta così giusta che la Giunta regionale l’ha riproposta in una parte di variazione di bilancio poi stralciata in Commissione. La nostra iniziativa legislativa aveva lo stesso obiettivo. Era rivolta in particolare alle strutture collocate nell’area retrodemaniale", ha spiegato il consigliere Meloni durante la discussione.

"Ci preoccupavano queste strutture perché per quelle situate in area demaniale era già intervenuta la legge nazionale di stabilità. La nostra proposta cercava di evitare un conflitto di competenze con i comuni. Inoltre era più attenta alla pianificazione comunale e cercava di non imporre limitazioni. Una differenza di approccio ideologico anche se la finalità perseguita è la stessa: garantire la destagionalizzazione tenendo aperte le strutture anche nei mesi di spalla", ha concluso Meloni.