Wednesday, 03 December 2025
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Pubblicato il 19 November 2025 alle 15:12
157 miliardi e 400 milioni di euro. A tanto ammonta il giro d’affari del gioco legale in Italia. Un mercato di dimensioni inedite, che può arricchirsi di ulteriori dati: le vincite arrivano a 135,8 miliardi e la spesa effettiva dei giocatori a circa 21,5 miliardi. Una crescita di 42 punti percentuali rispetto al 2019, ovvero al periodo pre pandemia, una crescita trainata soprattutto dal segmento digitale: tra il 2019 e il 2024 il gioco online ha segnato un +153 %, arrivando nel 2024 a una raccolta di circa 92 miliardi di euro.
Fondamentale, insomma, il passaggio verso il digitale. Nel gioco online, oltre il 95% della raccolta, vale a dire circa 87 miliardi di euro, è stata restituita ai giocatori in vincite, Entrando nel dettaglio dell’online, il Report 2025 della CGIA di Mestre evidenza questi numeri: raccolta da 92 miliardi, vincite su quota 87 miliardi, la spesa netta dunque intorno ai 5 miliardi, di cui circa 1,1 miliardi al fisco e 3,8 miliardi alla filiera. Cala, invece, il segmento terrestre con gli apparecchi AWP e VLT che nel 2024 hanno raccolto 32,6 miliardi, in calo del 30% rispetto al 2019 e del 3,3% rispetto al 2023. Dati che parlano chiaro: l’online cresce e si consolida, mentre la rete fisica è sotto pressione con conseguente chiusura di esercizi commerciali, apparecchi in diminuzione, operatori che faticano a mantenere profittabilità e attrattività. Il dato, in questo senso, è preoccupante: circa 3.000 AWP in meno e 1.100 esercizi commerciali chiusi nel 2024 rispetto al 2023.
Ma quali sono le ragioni di questo crollo? Di certo la comodità del gioco da remoto gioca un ruolo di primo piano, ma non solo: promozioni digitali, accesso via smartphone, minori costi operativi per l’utente. A complicare le cose, per la rete fisica, ci sono state restrizioni normative e cambiamento di abitudini. A fare la differenza, poi, ci sono alcuni strumenti di acquisizione clienti, come ad esempio i bonus senza deposito post registrazione, con cui il comparto terrestre non può competere. Nel contesto online, infatti gli operatori emergono grazie a una combinazione di leve marketing, tecnologia e customer-experience. Ci sono promozioni personalizzate come i bonus già citati oppure i free-spin per casinò, le scommesse gratuite e le offerte fedeltà. C’è una user experience e una tecnologia mobile che rende fluida la navigazione e l’esperienza, app dedicate, pagamento rapido, interfaccia intuitiva. Ci sono strumenti di retention e CRM, analisi dati per capire i comportamenti di gioco, segmentazione di clienti ad alto potenziale, interventi mirati per la fidelizzazione. C’è soprattutto sicurezza, trasparenza e responsabilità, fiori all’occhiello di un settore che non sta brillando per caso.
A dirlo sono anche i numeri della nostra regione: la situazione del gioco in Sardegna presenta indicatori particolarmente accentuati rispetto alla media nazionale. Nel 2023 la raccolta complessiva ha superato 3,7 miliardi di euro, con una media pro-capite di circa 1.969 euro per gli adulti. Anche qui a farla da padrone è il gioco online: il 62 % del mercato è infatti a distanza, vale a dire quasi 3 miliardi di euro di giro d’affari. Anche la Sardegna, insomma, diventa un esempio emblematico di quanto il passaggio al digitale stia accelerando, ma anche di quanto sia necessario pensare interventi di prevenzione, monitoraggio e supporto al giocatore. Perché non esiste crescita vera senza responsabilità, sicurezza e prevenzione. Non esiste crescita senza mettere al centro di tutto l’utente e il suo benessere.
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