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Cronaca

Autismo e sacramenti, prete nega comunione. Un padre olbiese scrive al Papa

Autismo e sacramenti, prete nega comunione. Un padre olbiese scrive al Papa
Autismo e sacramenti, prete nega comunione. Un padre olbiese scrive al Papa
Olbia.it

Pubblicato il 20 March 2015 alle 11:38

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Olbia, 20 Marzo 2015 - Il caso del bimbo autistico a cui è stata negata la prima comunione da un prete solerte ha colpito la sensibilità di molte persone. Il fatto è avvenuto agli inizi di Marzo in Veneto. Un prete ha negato la prima comunione a un bambino autistico, motivando tale scendo adducendo motivi di mancanza di comprensione del sacramento da parte del minore. La vicenda è finita sui giornali, scatenando diverse polemiche e toccando la sensibilità delle tante famiglie con minori autistici. Anche ad Olbia la storia non è passata inosservata, tant'è che uno di queste famiglie ha deciso di scrivere una lettera indirizzata a Papa Francesco. L'autore è Gian Mario Marongiu, olbiese, padre di un ragazzo autistico. Olbia.it ve la propone integralmente, nella speranza che arrivi al Santo Padre.
“ Un bimbo autistico crea troppi problemi”? ... meglio negare la prima comunione... Caro Francesco... Quale sia il progetto di DIO su di un figlio diversamente abile, è per me ancora un mistero...ma è certo che DIO che non fa differenze di persone. La convinzione che l'uomo è importante agli occhi di DIO deve o dovrebbe spingerci a cercare qual'è il posto del disabile-diversamente abile-handicappato nel gruppo in questa società. Sarà forse una banale coincidenza, ma accade che la giornata mondiale dell' autismo coincida con il giorno che segna la morte di Giovanni Paolo II. Santo Padre, non le racconterò cosa sia l'autismo ma piuttosto chi è. Un autistico non utilizza molto il linguaggio e mostra di apprezzare poco anche i discorsi più belli, anzi spesso e volentieri sono le persone intelligenti a parlare tra di loro senza comunicare e senza ascoltarsi E' stata la stessa chiesa che ci ha ricordato più volte che l'evangelizzazione dei disabili non può prescindere dallo sforzo per la loro promozione umana ...hanno diritto al rispetto...hanno diritto al pieno sviluppo delle loro potenzialità...hanno il diritto di essere curati... (((ma dov'è tutto questo??))) ...occuparsi dei diversamente abili senza tener conto dei loro genitori è come fare le cose a metà (la famiglia! ) spesso è proprio la presenza di un bambino o ragazzo disabile ((nel mio caso parliamo di AUTISMO)) a far si che la famiglia venga sottoposta a dei stress ingiustificati, per la totale assenza dei servizi sanitari.. .è la stessa chiesa che accoglie un disabile come un dono di DIO, rispettandolo ed amandolo, proprio come facciamo noi genitori, mentre le nostre istituzioni NON si informano seriamente sulla complessa realtà dei bambini autistici, o dei disabili in generale CHE COSA SI PUO' FARE PER L'AUTISMO? unire---organizzare---promuovere---inserire---aiutare UNIRE I GENITORI SOTTO UN'UNICA BANDIERA... RACCOGLIERE notizie sulla presenza e sui bisogni di genitori con figli autistici, creando una rete di genitori.. ORGANIZZARE e sostenere iniziative, valide, presenti sul territorio..siano esse pubbliche o private... PROMUOVERE iniziative concrete allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica, al fine di evitare anche fenomeni di bullismo....AIUTARE le famiglie ad uscire dall'isolamento e dall'angoscia, attraverso l'amicizia personale.. .PARTECIPARE alla vita sociale di tutti i giorni anche allo scopo di far superare le cause che creano l'emarginazione e di far rispettare i diritti dei nostri figli QUANDO CI METTIAMO AD ANALIZZARE IL MONDO DELLA SCUOLA...DEL LAVORO...LA STRUTTURA DELLA CITTA'...L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA..LE RISORSE PER IL TEMPO LIBERO...DAL LORO PUNTO DI VISTA, mi accorgo che sono strutture sbagliate, perchè non tengono conto delle vere esigenze di un bambino autistico e del disabile in generale...una persona autistica non si chiede che posizione sociale o economica hai ma cerca solo la tua simpatia, un sorriso, che spesso viene negato per indifferenza. con l'aiuto della stampa, spero di cuore le arrivi e che possa rispondere a questa lettera. una abbraccio affettuoso da un papà di ragazzo autistico Gian Mario Marongiu Olbia